La Gioconda, capolavoro di
Amilcare Ponchielli, mancava da 69 anni da Cagliari e se ne
sentiva la mancanza. Una voce unanime ieri sera tra il pubblico
al termine della prima del melodramma che all'Arena di Verona
nel 1947 ha segnato il debutto di Maria Callas. Magia di un
allestimento elegante ed efficace con le splendide scene che
hanno restituito le atmosfere di una Venezia decadente nei marmi
anneriti e percorsi da crepe, nella pavimentazione sconnessa.
Ben sottolineate dal contrasto luci e ombre con la firma di
Fiammetta Baldiserri.
Al suo debutto a Cagliari, Filippo Tonon - suoi i costumi, la
regia e le scene - sposta l'ambientazione all'epoca della sua
composizione, il 1876, in una città "rappresentativa di un
potere malato, sospettoso, fatto di spie, detenuto da
un'aristocrazia che opprime il popolo e che sceglie le sue
vittime". Quarto titolo del cartellone, l'ultima
rappresentazione a Cagliari risale al 1956 all'Anfiteatro
Romano. Una lunga assenza ripagata da scroscianti applausi.
E il Lirico di Cagliari ha voluto dedicare la serata alla
memoria dell'avvocato Giuseppe Andreozzi, scomparso nei giorni
scorsi, "per l'impegno profuso da presidente della Fondazione".
La durata non ha attenuato l'entusiasmo per un'opera
monumentale, affascinante, dai toni forti, ricca di seducenti
danze, colpi di scena, finezze musicali e drammaturgiche. Una
vicenda intricata che, tra amore, passione, gelosia, tradimento,
vendetta, giochi di potere, procede incalzante, tenendo
incollati alle poltroncine per quasi tre ore.
A stemperare la drammaticità e i toni cupi, il coro della
folla festante in occasione della regata, che apre l'opera dopo
il preludio. Ma soprattutto i due balletti d'opera, coreografie
di Valerio Longo, l'allegra e frenetica Furlana del primo atto e
l'incantevole Danza delle ore col suo inconfondibile tema,
richiamo al Grand- opéra francese, scelta da Disney per il
capolavoro Fantasia.
A restituire colori e accenti di una complessa e affascinante
partitura l'orchestra del Lirico guidata con piglio sicuro da
Fabio Mastrangelo. Di grande efficacia e dagli accenti evocativi
il coro preparato da Giovanni Andreoli. Di prim'ordine il cast
con un ampio ventaglio di registri vocali nei ruoli principali,
impegnati nelle diverse arie, duetti, romanze e concertati.
Veronica Dzhioeva (La Gioconda), Silvia Beltrami (Laura), Abramo
Rosalen (Alvise), Agostina Smimmero (La Cieca), Marco Berti
(Enzo) e Alberto Gazale (Barnaba) hanno messo in mostra le
qualità vocali e brillantemente superato le insidie della
partitura.
Repliche da questa sera alle 19 e fino al 16 febbraio.
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