"E' stato un anno difficile,
pieno di incertezze ma anche un anno che ci ha visti con
solidità rispondere alle difficoltà. Credo sia questo il modo
migliore per onorare tanto lavoro che viene svolto: molte volte
è un lavoro invisibile, frutto dell'abnegazione di alcuni
romantici e sognatori, appartenenti ai ruoli del personale
docente e ricercatore, del personale di biblioteche, tecnico,
amministrativo, di studentesse e studenti". Con queste parole,
dopo i saluti di rito, il rettore dell'Università di Cagliari
Francesco Mola, ha introdotto la sua relazione nella cerimonia
di inaugurazione del nuovo anno accademico.
"Il prossimo anno raggiungeremo la quota dei 100 corsi di
studio; ritornare a valori dell'offerta formativa del 2008, in
un contesto universitario generale profondamente cambiato e
molto più selettivo, è veramente emozionante. Come emozionante è
il ritornare a valori del personale che parevano non più
immaginabili: lo scorso anno avevamo festeggiato il superamento
di quota mille tra personale docente e ricercatore, una quota
che sembrava un tabu. Quest'anno - prosegue il prof. Mola -
festeggiamo il superamento di quella quota anche per il
personale tecnico ammnistrativo e bibliotecario: un traguardo
non da poco. Ritornare a vedere in consolidata crescita il
numero di immatricolazioni e iscrizioni è veramente un segnale
incoraggiante, quasi una spinta a continuare e incidere di più.
Anche vedere la nostra robustezza economico finanziaria è un
risultato incoraggiante; una volta appreso della differenza
negativa in entrata rispetto agli anni precedenti, ci siamo
subito adoperati per trovare le risorse e i modi per affrontare
il momento. Ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo; e questo
principalmente grazie alla solidità che da anni il nostro ateneo
persegue, con politiche di crescita ma prudenziali".
"Il Piano di città degli immobili pubblici di Cagliari sarà
un'occasione straordinaria per tutti noi. Ci aspetta un periodo
di grandi investimenti infrastrutturali - aggiunge il rettore -
dove il nostro patrimonio immobiliare vedrà radicali
cambiamenti, integrazioni, nuove edificazioni, cambi di
destinazione, tutto all'insegna delle mutate esigenze della
popolazione studentesca, dell'accresciuta e modificata attività
di ricerca, della trasformata attività didattica. E tutto ciò in
una visione di sostenibilità a 360 gradi, sostenibilità che
sempre più è al centro della nostra visione; sostenibilità che
non significa solo 'green', ma anche e soprattutto sostenibilità
sociale".
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