Carne, semi, frutta tropicale e
verdura, a volte in cattivo stato di conservazione, senza
etichette che ne attestassero l'origine e la specie e senza
certificazioni fitosanitarie: i finanzieri del gruppo di Olbia,
insieme con i funzionari dell'agenzia dogane e monopoli, hanno
sequestrato oltre 170 chili di prodotti alimentari di origine
vegetale e animale nello scalo aeroportuale Olbia Costa
Smeralda, nell'ambito di ventidue operazioni di controllo svolte
nei primi mesi del 2025.
Gli alimenti sono stati ritrovati all'interno dei bagagli di
passeggeri provenienti da tutto il mondo, in particolare dai
paesi del nord e centro Africa, dalla Cina, dal medio ed estremo
Oriente e dal Sud America, in arrivo ad Olbia dagli hub
intercontinentali della penisola.
I vegetali sono stati sottoposti a sequestro amministrativo
per contrastare l'introduzione nel territorio dell'Unione
Europea di organismi nocivi e di agenti patogeni infestanti per
le specie autoctone, mentre per quanto riguarda la carne
sequestrata, questa è confiscata e poi smaltita.
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