Non ci sarà ostruzionismo e
l'approvazione della legge di Stabilità della Regione 2025/2027
arriverà prima di Pasqua, probabilmente mercoledì o giovedì
prossimi.
L'accordo tra gli schieramenti, dopo le prime fasi di
chiusura della minoranza, sembra blindato, ora serve
perfezionarlo e tradurlo in emendamenti mirati. Si torna in Aula
dopo la pausa di questa mattina e dopo un vertice di maggioranza
tra i capigruppo e gli assessori della giunta Todde,
quest'ultima assente. Perché se l'accordo con l'opposizione è
cosa quasi fatta, serve capire quali variazioni apportare e da
dove prendere le risorse per coprire le nuove priorità frutto
degli accordi e per concentrare le risorse dove possono essere
spese più in fretta.
Primo punto di caduta è l'aumento del fondo unico degli enti
locali che arriverebbe a cento milioni nei tre anni (60 per il
2025, 20 per il 2026 e 20 per il 2027), ma anche fondi per le
Province (30 milioni) e per la legge sull'artigianato (30
milioni). Stasera è prevista la votazione al passaggio agli
articoli, ma l'inizio della seduta è slittato per le
interlocuzioni in corso, dopodiché weekend di riflessione che
"verrà utilizzato per verificare la possibilità di ridurre il
numero degli emendamenti, valutando le proposte più
significative", spiega Roberto Deriu, capogruppo Pd.
Lunedì si riunirà la commissione Bilancio per esaminare gli
emendamenti e martedì si torna in Aula per il rush finale.
"L'urgenza è quella di licenziare questa manovra il prima
possibile - ha sottolineato Francesco Agus, capogruppo dei
Progressisti a margine del vertice - da parte nostra c'è un
atteggiamento di estrema apertura, dopo le parole di diversi
esponenti del centrodestra che hanno dimostrato di voler trovare
un punto di caduta. Su alcuni temi fondamentali la condivisione
c'è", precisa.
"La nostra apertura è dettata dall'urgenza, visto che siamo
al quarto mese di esercizio provvisorio - precisa per il
centrodestra Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia -. Non
accadeva da 13 anni. Sappiamo bene quali sono le esigenze dei
Comuni, di chi aspetta risposte dalla finanziaria: sarebbe
incosciente da parte nostra andare avanti per altre due o tre
settimane".
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