Prima udienza questa
mattina, davanti al gip del tribunale di Tempio Pausania,
Alessandro Cossu, del processo con rito abbreviato nei confronti
di Mario Masala, il 40enne di Sassari accusato di omicidio
volontario per aver investito con un furgone Tonino Pirastru,
suo vicino di casa a Liscia di Vacca, località di Porto Cervo,
il 3 luglio del 2024.
L'imputato, difeso dagli avvocati Nicola Satta e Gian Carlo
Frongia, era presente e in aula e ha chiesto si essere sentito:
il giudice lo farà nell'udienza fissata per l'1 luglio, mentre
il 3 dello stesso mese comincerà la discussione.
Pirastu venne travolto dal furgone mentre si trovava sul
ciglio della strada davanti alla sua abitazione, intento a
sistemare alcuni paletti dissuasori. In un primo momento gli
investigatori avevano ipotizzato che si fosse trattato di un
incidente stradale causato da una distrazione alla guida di
Masala. Il 40enne infatti aveva raccontato di aver dovuto
sterzare bruscamente per evitare di investire un animale. La
svolta è arrivata nelle ore successive, dopo i rilievi
effettuati dalla polizia stradale e dagli agenti della Squadra
mobile di Sassari giunti sul posto.
Secondo la procura, Masala avrebbe travolto e ucciso il
pensionato volontariamente: i rapporti tra i due vicini di casa
erano molto tesi, segnati da rivalità di vicinato, e alcune ore
prima dell'investimento, Masala e Pirastu avrebbero avuto una
lite furibonda.
Tutti i familiari della vittima si sono costruiti parte
civile nel processo, rappresentati dagli avvocati Elias Vacca e
Ezia Orecchioni.
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