Nuova manifestazione di protesta
questa mattina davanti all'ospedale Businco: in campo
associazioni e comitati per chiedere più attenzione per la
sanità. E in particolare per l'oncologia.
Nel mirino soprattutto i lavori di ammodernamento di due sale
operatorie con il trasferimento dei pazienti. "Purtroppo, siamo
arrivati al 2025 con due Giunte che si sono succedute e le
stesse dirigenze sanitarie ed amministrative. Ora si insedia un
commissario con ampi poteri - spiega il Coordinamento dei
comitati sardi per la sanità - ci aspettiamo che dia le risposte
alle proposte avanzate da vari comitati di cittadini. Ci
aspettiamo anche che siano mantenute le promesse possibilità di
realizzare subito dei moduli di sale operatorie davanti al
Businco. Ci aspettiamo che il Commissario non presenti altre
promesse, ma proposte operative concrete in merito alla
sicurezza e assistenza dei pazienti Ovviamente non vogliamo
neanche dimenticare la farsa di quanto accaduto diverse volte
assumendo validi professionisti facendoli poi dimettere o ancora
licenziandoli".
Partecipanti da tutta la Sardegna: "Giù le mani
dall'Ogliastra" lo striscione più grande. Solidarietà nei
confronti del chirurgo oncologico del Brotzu Massimiliano
Tuveri. "C'era un volta un primario: lo rivogliamo", questo uno
dei cartelli esposti dai manifestanti. "Un caso che rappresenta
la punta di diamante - spiega all'ANSA Maria Grazia Caligaris,
presidente di Socialismo, diritti e riforme- che riguarda la
salute in Sardegna e in particolare il Businco. I cittadini e le
cittadine oggi hanno manifestato con forza la richiesta di
reintegro del dottor Tuveri riconoscendone le capacità e
rappresentando una grande stima nei suoi confronti".
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