È stata pubblicata ieri sera sul
Buras, ed entra così in vigore, la legge Finanziaria 2025-2027
della Regione Sardegna. L'amministrazione regionale esce così
dal periodo di esercizio provvisorio di quattro mesi che è stato
votato dal Consiglio per consentire alla maggioranza di
completare l'iter della legge.
Un lungo periodo accompagnato dalle polemiche del centrodestra
proprio per il ritardo con il quale è arrivato il testo in Aula.
Viene meno, così, l'obbligo per l'intera amministrazione
regionale di spendere ogni mese un dodicesimo del bilancio del
2024. Ora gli uffici possono dare corso alle spese previste
dalla Manovra da circa dieci miliardi, non prima però che la
Giunta approvi tutte le delibere necessarie. La fine del periodo
di limbo per le casse regionali significa anche la possibilità
di far scattare le nomine, come quella del nuovo segretario
generale della Regione, l'attuale direttore generale
dell'assessorato al Lavoro Eugenio Annicchiarico.
Tra le urgenze previste dagli stanziamenti in Finanziaria
l'incremento di 600 milioni del Fondo unico degli Enti locali,
la sanità, cui sono destinati 4,2 miliardi, i trasporti, con 195
milioni destinati alla continuità territoriale aerea e marittima
e le risorse per la partecipazione alla gestione della rete
degli aeroporti sardi. E ancora 35 milioni per il Reis, 12
milioni in agricoltura per danni da blue tongue, oltre agli
stanziamenti per i Consorzi di bonifica per l'efficientamento
delle reti.
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