/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Petroni, attenti a cuochi mediatici che vanno in tv

Petroni, attenti a cuochi mediatici che vanno in tv

Segretario Accademia italiana della cucina a Palermo

PALERMO, 07 maggio 2014, 18:29

Redazione ANSA

ANSACheck

. - RIPRODUZIONE RISERVATA

. - RIPRODUZIONE RISERVATA
. - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Attenti ai cuochi mediatici e alle loro spettacolarizzazioni in tv". L'ha detto oggi a Palermo Paolo Petroni, segretario generale dell'Accademia Italiana della Cucina e presidente del centro studi "Franco Marenghi". "La nostra cucina è in grande trasformazione ed è viva e vitale anche per la bontà dei prodotti dei suoi territori - ha aggiunto -: da un lato c'è la sua riscoperta sulla quale tutti puntano e dall'altro ci sono i cuochi mediatici nati nelle cucine e passati poi alle televisioni abbandonando i ristoratori. Gli uni e gli altri guadagnano moltissimo proprio grazie ai media. Si arriva anche a conti di oltre 300 euro per persona e spesso i cuochi sono virtuali perché si limitano a firmare le ricette". Secondo Petroni poi "se soffrono soprattutto i ristoratori della fascia intermedia, lo si deve principalmente a quelli pluristellati che si avvalgono persino di voli charter: va a finire che purtroppo vale solo la stella Michelin". A giudizio di Petroni "questa situazione comunque contribuisce a far parlare nel mondo della cucina italiana e non c'è grande albergo che non abbia un ristorante italiano". Il segretario generale dell'Accademia ha anche parlato dell'importanza della genuinità dei prodotti e ha citato l'esempio dei famosi pistacchi di Bronte che ha detto "spesso vengono fatti passare per tali, ma in realtà sono quelli turchi infinitamente meno pregiati, e così si può rilevare per i capperi, i pomodorini e gli altri elementi di nicchia che contribuiscono al valore della nostra gastronomia". Oggi a Palermo Petroni ha assistito con Mario Ursino, dell'Ufficio di Presidenza dell'Accademia, al passaggio della campana da Antonio Ravidà a Giuseppe Barresi nella Delegazione Palermo-Mondello che festeggia il decennale ed è una delle 288 dell'Accademia.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza