Palermitani e turisti si sono
inginocchiati ieri sera sul sagrato della cattedrale per
accendere le cinquemila candele che formavano la grande rosa
luminosa che l'artista e stilista Angelo Cruciani ha realizzato
a Palermo per il Festino, la festa della santa patrona Rosalia.
Cruciani si è visto attorniato da bambini, da fedeli e semplici
passanti, ognuno voleva partecipare a questo che in pochi minuti
è divenuto un rito collettivo. E dopo che monsignor Filippo
Sarullo, il parroco della Cattedrale, ha coinvolto tutti in un
Padre Nostro, è iniziata l'accensione: chi bisbigliava una
preghiera, chi prometteva qualcosa a se stesso, chi desiderava
semplicemente accendere una candela, chi si faceva un selfie. E
quando la rosa ha preso forma, luminosa, nella notte estiva
sotto un cielo profondamente blu … è stato come un bellissimo
atto d'amore comunitario. E' durata un paio d'ore, poi le
candele hanno iniziato a spegnersi.
L'idea della grande rosa "Rosalia e luce sia" è venuta a
Stefania Morici e a Angelo Yezael Cruciani, segnando il ritorno
dello stilista e artista che già nel settembre 2020 aveva
composto una grande rosa con duemila cuori, sempre sul sagrato
della Cattedrale normanna, ricevendo anche la benedizione
papale. Era stato il primo omaggio post pandemia a Santa
Rosalia, nell'anno che aveva cancellato il Festino insieme a
migliaia di altre manifestazioni in giro per il mondo.
"E' un onore essere al centro del Mediterraneo e rendere
omaggio alla santa di Palermo - dice Cruciani che ha composto
l'installazione con l'aiuto dell'ex Iena e attore Shi Yang Shi
-. E' stato inaspettato l'aiuto dei bambini ma anche dei fedeli
e dei turisti che hanno costruito la rosa con noi, senza alcun
tipo di indicazione. Così la rosa di Rosalia è diventato
l'omaggio di un'intera città".
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