La terna degli scrittori finalisti
della quarantesima edizione del Premio letterario
Racalmare-Leonardo Sciascia città di Grotte è composta da Ugo
Cornia con "La vita in ordine alfabetico" (La Nave di Teseo),
Andrea Vitali con "Sono mancato all'affetto dei miei cari"
(Einaudi), Antonio Manzini con "Le ossa parlano" (Sellerio).
A Piero Melati per Paolo Borsellino. Per amore della verità
(Sperling & Kupfer) e a Gaspare Agnello per La terrazza della
Noce (Navarra editore) andranno i premi speciali, assegnati
dalla giuria tecnica.
"A quarant'anni esatti dall'istituzione del Premio Racalmare
- dichiara il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza - questa
nuova edizione arricchisce il nostro paese e ci rende
orgogliosi. Particolare soddisfazione per la terna finalista
individuata dalla giuria tecnica, guidata dalla tenacia del
presidente Ferlita, che anche quest'anno ha confezionato un
piccolo gioiellino letterario".
"Quest'anno - spiega Salvatore Ferlita, presidente del
Premio - i tre libri scelti sono in qualche modo accomunati
dalla leggerezza del tocco, da una scrittura piana, invitante e
anche divertente, nel senso etimologico però, cioè "che sposta",
ossia che fa guardare da un'altra parte, da una specola
imprevista, da un punto di vista ignorato".
La cerimonia di premiazione avrà luogo a Grotte, sabato 27
agosto alle ore 21,00, nel corso di una serata condotta dalla
giornalista Elvira Terranova. A decretare il vincitore saranno,
alla fine, la giuria tecnica e la giuria popolare: nel segno
della circolarità fra l'opera e il suo pubblico di cui parlava
Sciascia proprio a proposito del Racalmare.
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