Il pentito di mafia Gaspare Spatuzza,
59 anni, dei quali 26 anni trascorsi tra carcere e domiciliari,
ha ottenuto la liberazione condizionale. Lo scrive il Corriere
della Sera, spiegando che da due settimane non ha più i vincoli
della detenzione domiciliare a cui era sottoposto dal 2014.
Per cinque anni dovrà osservare alcune prescrizioni, come non
frequentare "abitualmente" pregiudicati, o non uscire dalla
provincia in cui abita senza autorizzazione. Spatuzza è stato
arresto nel 1997. Condannato all'ergastolo per le stragi, dopo
11 anni di carcere ha deciso di parlare con i magistrati. Le sue
dichiarazioni sono servite, per altro, a mandare a processo per
le stragi di Capaci e via D'Amelio anche Matteo Messina Denaro,
procedimento ancora in corso davanti alla corte d'assise
d'appello di Caltanissetta.
Durante la detenzione Spatuzza, ha iniziato un percorso di
conversione religiosa, ha chiesto il perdono alle vittime. La
decisione sulla liberazione condizionale è arrivata dopo che la
Cassazione, nell'aprile scorso, aveva annullato con rinvio
l'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma che in
precedenza aveva negato la liberazione condizionale. Ora la
nuova pronuncia della stessa Sorveglianza, su parere favorevole
delle procure antimafia interpellate.
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