Una poesia scritta in dialetto
siciliano e in arabo: è l'inedita scelta di Agnese Sferruzza,
un'alunna della scuola media 'Francesca Morvillo' di Monreale,
nel Palermitano che le è valso il secondo posto al concorso
nazionale nella sezione Scuola, categoria Poesia, del premio
letterario nazionale, dedicato ai dialetti, 'Salva la tua lingua
locale', promosso Unione Pro Loco, Ali Lazio e dall'associazione
Scuola strumento di Pace-Eip.
La giovanissima poetessa l'ha declamata nella sala Baldini
a Roma. Al centro dell'opera centro il Mare Mediterraneo: "U
mari nostru, u "Mari Mediterraneo" è chinu ri sangu" (Il mare
nostro, il "Mare Mediterraneo" è pieno di sangue). "E' un testo
che ci ha commosso - ha commentato il presidente dell'Unione
Nazionale delle Pro Loco, Antonino La Spina - cogliendo in pieno
il senso del premio. Una poesia scritta in un'inedita alternanza
fra dialetto siciliano e arabo, a sancire da un lato l'incrocio
di culture, dall'altro l'universalità della tragedia dei
migranti. Versi che diretti che colpiscono forte: da un lato
emozionano, facendo stringere il cuore, dall'altro sono veri e
propri pugni nello stomaco".
Questi alcuni versi della poesia "U mari nostru": "Chista è a
prighiera ri migranti ca stannu rintra a varca ri la morti.
priari e spirari. Spirari pi lu tempu a biniri e spirar ri
unn'addivintari na chiazza russa rintra u mari" ("Questa è la
preghiera dei migranti/ che stanno sulla barca della morte./
Pregano, perché è l'unica cosa che gli resta da fare è pregare,/
pregare e sperare./ Sperare per il loro futuro e sperare di non
diventare/ una macchia rossa dentro il mare").
Nel corso delle otto edizioni dedicate agli istituti
scolastici del premio, tre sono saltate a causa della pandemia.
Hanno partecipato, complessivamente, 397 istituti e sono
pervenute 535 opere. L'edizione 2022 ha registrato l'adesione di
65 istituti, 80 i componimenti presentati.
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