"La sanità sarà capillare nei
territori, tanto che abbiamo pensato di fare case di comunità
anche in paesi di mille abitanti e questo ci dà la misura
dell'attenzione che stiamo offrendo a livello regionale, quindi
l'accessibilità per tutti ai servizi sanitari e alle cure
attraverso una gestione ragionata e ragionevole". Lo ha detto
Salvatore Requirez, dirigente generale del dipartimento per le
attività sanitarie e osservatorio epidemiologico
dell'assessorato regionale alla salute intervenendo al convegno
su "Attuazione del Dm 77/2022 per lo sviluppo dell'assistenza
territoriale nella Regione Sicilia", nella sede del 'Camplus
Guest' a Palermo. Un incontro per fare il punto
sull'applicazione del decreto ministeriale 77 del 23 maggio 2022
"Modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale
nel Servizio sanitario nazionale", in attuazione del Piano
nazionale di ripresa e resilienza.
Nel dicembre 2022, il governo della Regione Siciliana ha dato
il via libera al Piano della rete territoriale di assistenza che
prevede la costruzione nell'Isola di 43 ospedali di comunità,
156 case di comunità e 50 centrali operative territoriali. Gli
obiettivi del decreto sono il miglioramento dell'accesso ai
servizi sanitari, e della loro qualità ed efficienza, garantendo
comunque la sostenibilità dal punto di vista economico del Ssn.
"Ci vogliamo occupare di capire qual è lo stato dell'arte di
questa non facile rivoluzione dell'offerta dei servizi a livello
territoriale - ha sottolineato Requirez - Vogliamo confrontarci
sulle eventuali criticità che si stanno registrando, ma
soprattutto speriamo che si possano individuare idee per trovare
le eventuali soluzioni". Presenti anche i nuovi direttori
generali, che ieri hanno sottoscritto i contratti - dopo
l'incarico di commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere -
e si è parlato anche di buone pratiche, equità di accesso ai
servizi sociosanitari, del ruolo delle tecnologie e del
fascicolo sanitario elettronico.
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