La Procura generale di Catania,
diretta da Carmelo Zuccaro, dopo avere avocato a sé l'inchiesta,
ha presentato al gip Marina Rizza la revoca della richiesta di
archiviazione che era stata avanzata, il 16 dicembre del 2024,
dalla Procura della Repubblica sul duplice omicidio degli
imprenditori Alessandro Rovetta e Francesco Vecchio uccisi il 31
ottobre 1990 nel sito dell'Acciaierie Megara. Il nuovo
provvedimento è stato depositato dai sostituti procuratori
generali Nicolò Marino e Giovannella Scaminaci.
L'inchiesta, dopo un annullamento con rinvio di una
precedente archiviazione da parte della Cassazione per la
mancata notifica della richiesta alle parti civili, era tornata
alla Procura di Catania che aveva chiesto, e ottenuto, dal gip
l'archiviazione delle posizioni dei primi cinque indagati. Il
giudice Marina Rizza, scrisse che "non sono emersi elementi
indiziari a sostegno della loro compartecipazione" al duplice
omicidio, ma dispose nuove indagini ritenendo che da
dichiarazione di collaboratori di giustizia sarebbe "emerso il
coinvolgimento nella vicenda di Aldo Ercolano (boss di Cosa
nostra e nipote di Benedetto Santapaola, ndr) e Orazio
Privitera". Nel marzo del 2023 la Procura chiese un
provvedimento cautelare per Carmelo Privitera, indagato con
Francesco Rapisarda, per cui non fu presentata alcuna richiesta
per la sua età, 80enne e successivamente una nuova
archiviazione. Anche contro questa decisione hanno presentato
opposizione i legali delle parti offese, i fratelli Pierpaolo e
Salvatore Vecchio, assistiti dagli avvocati Enzo Mellia e
Giuseppe Lo Faro. Sul duplice omicidio indagò la squadra
mobile della Questura.
Secondo il pentito Eugenio Sturiale, "Aldo Ercolano gli
avrebbe commissionato l'omicidio Rovetta in modo che fosse più
difficile risalire alla 'famiglia' catanese di Cosa nostra come
mandante". La Procura generale sottolinea come la pista "trovi
significativi, se pur parziali, riscontri nelle dichiarazioni
del boss Giuseppe Ferone" e che indica in " Carmelo Privitera,
tra gli esecutori materiali del duplice delitto". Nella
richiesta di revoca la Pg scrive che le dichiarazioni di
Sturiale e Ferone "hanno trovato significativi riscontri" nelle
"preliminari investigazioni svolte da questo ufficio". Inoltre,
c'è "l'opportunità di approfondire temi di indagine che possano
meglio individuare movente, mandanti ed esecutori del duplice
omicidio" che rendono "incompatibile con la richiesta di
archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica".
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