E' stata inaugurata questo
pomeriggio la "Villa della Legalità" in Contrada Annunziata,
sulla strada provinciale Partinico-Montelepre. Alla cerimonia
hanno partecipato il Prefetto di Palermo Massimo Mariani, i
vertici regionali e provinciali delle forze dell'ordine,
numerosi parenti di vittime di Cosa Nostra, i sindaci del
comprensorio e una rappresentanza dell'Ordine regionale dei
Giornalisti di Sicilia.
La villa è un bene confiscato alla mafia e affidato
all'Associazione Tele Jato Ets, che porta avanti il progetto
"Stage di Giornalismo e Centro di documentazione del fenomeno
mafioso". Una villa che era al centro degli interessi mafiosi
del clan dei Corleonesi, in cui hanno trovato rifugio boss
latitanti del calibro di Giovanni Brusca, oggi è un luogo di
formazione per tanti giovani provenienti da ogni parte d'Italia
e dall'estero che desiderano partecipare a stage giornalistici e
approfondire i temi della lotta alla mafia. Il bene è stato
decorato con murales dedicati alle vittime della lotta alla
mafia. All'interno si trova la redazione di Tele Jato dove è
possibile svolgere lo stage di giornalismo, con la produzione
di servizi e la conduzione del telegiornale. Il garage è stato
trasformato in una biblioteca sociale gestita dall'Associazione
No Profit 100x100 in Movimento di cui fanno parte
cittadini e membri delle forze dell'ordine, accessibile a tutti
i visitatori, utilizzata dagli stagisti e dalla redazione per
svolgere ricerche sul fenomeno mafioso e sul territorio.
"In un'epoca in cui le istituzioni devono compiere numerosi
sforzi per mantenere un rapporto saldo con la società civile,
abbiamo deciso di ribadire la nostra posizione al fianco delle
stesse con l'inaugurazione ufficiale in occasione del
quarantatreesimo anniversario dell'omicidio di Pio La Torre,
promotore della legge che porta il suo nome e che consente
ancora oggi un efficace contrasto al fenomeno che affligge il
nostro Paese" ha detto la presidente dell'Associazione Tele
Jato ETS, Letizia Maniaci, figlia del fondatore e animatore
della televisione Pino Maniaci. Un luogo che, da emblema del
potere mafioso, si trasforma oggi in laboratorio di democrazia,
conoscenza e giustizia sociale.
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