Peserà di più la Tari nelle tasche
dei palermitani che regolarmente la pagano (circa il 50 per
cento dei cittadini). E' stata approvata, a maggioranza, la
delibera in Consiglio comunale. Il voto è arrivato dopo una
maratona a Sala Martorana iniziata a metà mattinata e finita
poco prima del termine di legge che scadeva oggi. L'aumento era
già inserito nel Pef Tari biennale 2024-2025 (approvato lo
scorso anno) che prevedeva complessivamente un costo del
servizio di rifiuti di 139 milioni per ogni anno. L'aumento,
rispetto al precedente Pef Tari, previsto inizialmente di circa
otto milioni di euro, è stato mitigato dal trasferimento di tre
milioni di euro incassati dal Comune dalla tassa di soggiorno
(che aumenterà di 50 centesimi per la gran parte delle strutture
alberghiere). Un escamotage autorizzato nel 2024 dall'Arera
(l'autorità di regolazione delle tariffe nei settori
dell'energia, dei servizi idrici e dei rifiuti ), approvato con
un'altra delibera oggi in aula, che ha permesso di trasferire
una parte dei fondi incassati dai turisti per compensare le
spese per i servizi pubblici, come quelle effettuate per la
raccolta delle immondizie. La maggiorazione della Tari,
mediamente, inciderà per ogni famiglia 20 euro all'anno.
L'evasione della tassa fa mancare ogni anno nelle casse del
Comune circa 60 milioni di euro. Dalla Tari il Comune conta di
incassare 136 milioni di euro nel 2025.
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