La disfatta è servita. Il Palermo
si fa male da solo. In vantaggio nel primo tempo, la formazione
rosanero si fa prima raggiungere e poi superare dal Sudtirol,
che coglie un successo (1-2) allo stadio Barbera. Gli uomini di
Alessio Dionisi restano al sesto posto, dunque in zona playoff,
ma le sensazioni emerse soprattutto dalla ripresa non sono delle
migliori. I rosa sono apparsi, dopo l'intervallo, scarichi e
privi di idee e gli altoatesini ne hanno approfittato, gelando
un pubblico che sognava ben altro spettacolo e ha assistito
invece ancora a una rimonta letale.
Il primo tempo dei rosa è discreto. Gli ospiti solo nel
finale riescono a farsi pericolosi, ma i padroni di casa fanno
decisamente di più: prima vanno in vantaggio grazie a Ceccaroni,
uno degli uomini copertina del Palermo; è proprio lui a
finalizzare nel miglior modo possibile, sotto l'incrocio, un
passaggio di tacco di Pohjanpalo. È il 27' e tutto sembra filare
liscio. I padroni di casa alzano il ritmo e tentano di
raddoppiare con Pohjanpalo, ancora con Ceccaroni e, infine, con
Lund che, al 36', su cross di Di Mariano, colpisce la traversa.
Nel secondo tempo si fa in fretta a capire che il Sudtirol
abulico e passivo del primo non è quello sceso in campo. E, al
contrario, invece, il Palermo fa passi indietro. Per gli sopiti
segna dopo 2 minuti Barreca, dopo che il portiere Audero aveva
detto no a El Kaouakibi. L'inizio choc non promette nulla di
buono. E al 28' un errore difensivo di Blin regala un
contropiede al Sudtirol: Magnani stende in area Mallamo e poco
dopo Gori realizza il rigore dell'1-2. Poco più di cinque minuti
dopo i padroni di casa protestano per un contatto in area fra
Pierozzi e Giorgini, ma l'arbitro lascia correre. L'ultimo
brivido, prima dei sei minuti di recupero, è una traversa di
Segre: sul suo colpo di testa si infrangono le speranze di
pareggio del Palermo. Primo maggio pessimo per i rosanero, che
hanno mostrato il loro volto peggiore ancora una volta, subendo
l'ennesima rimonta di una stagione tribolata.
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