Rimane aperto il confronto tra
l'assessorato alla Sanità e i Centri di dialisi che in Sicilia
curano 4 mila pazienti in ogni parte dell'isola. Anche se le
distanze sull'aumento delle tariffe delle prestazioni al momento
appaiono immutate come è emerso nell'ultima riunione,
l'associazione Ads registra in maniera positiva l'apertura al
dialogo fatta dall'assessore Daniela Faraoni. Proprio nel
recente incontro con tutti gli operatori della sanità privata,
Faraoni ha dato la propria disponibilità a convocare le
associazioni della dialisi in un tavolo separato.
"Cogliamo con favore questa apertura politica dell'assessore che
ci ha comunicato di volerci convocare a breve - dicono il
presidente e il vicepresidente di Ads Giuseppe Verde e Livio
Marrocco - E' un segnale che aspettavamo da tempo. La nostra
posizione è chiara e l'abbiamo confermata più volte nei tavoli
tecnici con i direttori dell'assessorato: chiediamo almeno
l'aumento del 3,5% nel 2025 come previsto dalla normativa
nazionale e che si tradurrebbe in un incremento dell'aggregato
di 3,8 milioni di euro. Abbiamo respinto e continueremo a farlo
la controproposta di appena 1,8 milioni di euro. Ci sono 2
milioni di differenza tra il minimo che ci aspettiamo e la
posizione dell'assessorato regionale. Confidiamo ora
nell'assessore Faraoni, riteniamo che il governo possa sposare
la nostra proposta, considerando che le nostre tariffe sono
bloccate da vent'anni".
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