Individuare la terapia più
appropriata per curare l'Artrite Idiopatica Giovanile e
raggiungere uno stato di malattia inattiva nel più breve tempo
possibile. E' l'obiettivo di uno studio dell'azienda
ospedaliero-universitaria 'Rodolico-San Marco' di Catania,
guidata dal direttore generale Gaetano Sirna, selezionato dalla
Fondazione Gimbe tra i 10 progetti premiati con 30 mila euro
ciascuno nell'ambito del Bando 'Roche per la ricerca clinica - A
supporto delle figure di data manager e infermieri di ricerca'.
Gli altri nove Enti vincitori coinvolti provengono da Friuli
Venezia-Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. Il data
manager selezionato svolgerà per 12 mesi attività di ricerca
clinica nell'azienda ospedaliero universitaria etnea, dove avrà
l'opportunità di consolidare le proprie competenze per gestire
al meglio lo studio clinico e conseguire risultati importanti in
termini di miglioramento della qualità della ricerca stessa e
della sicurezza dei pazienti che vi partecipano.
Lo studio intende individuare la scelta terapeutica vincente
volta ad evitare l'estensione del danno e l'eccessiva
medicalizzazione, diminuire il grado di disabilità e portare al
miglioramento della qualità di vita dei pazienti e familiari. Il
progetto è stato seguito da Patrizia Barone, responsabile del
Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione, Diagnosi e
Cura delle Malattie Rare Reumatologiche del bambino
delll'Unità
Operativa Complessa di Broncopneumologia Pediatrica dell'Azienda
catanese.
"Il progetto - dice Barone - è coordinato da Pronto, network di
ricerca internazionale fondato nel 1996 da due medici del
Gaslini, Alberto Martini e Nicolino Ruperto ed è condotto nei
centri di ricerca con sede in Italia. L'obiettivo è verificare
l'efficacia di due strategie confrontando la loro capacità di
indurre la remissione clinica della malattia".
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