Se il presidente della Commissione
Bicamerale per il controllo degli Enti di previdenza, il
senatore Tommaso Nannicini (Pd), che "ha una visione sistemica
del lavoro autonomo libero-professionale", lancia un allarme sui
possibili effetti sfavorevoli sulle Casse pensionistiche private
delle norme sull'equo compenso "credo sia giusto condividere la
sua preoccupazione". Ad esprimersi così all'ANSA il presidente
dell'Adepp, l'Associazione dei 20 Enti previdenziali e
assistenziali dei professionisti, Alberto Oliveti, a seguito
delle dichiarazioni del vertice dell'organismo parlamentare di
vigilanza, che aveva sostenuto, nei giorni scorsi, come il
disegno di legge in discussione in Commissione Giustizia al
Senato, "così come impostato, rischi di produrre seri danni alle
Casse", a causa del sistema sanzionatorio previsto dal testo "a
carico dei soli iscritti agli Ordini che accettano compensi
sotto la soglia dei parametri", al contrario di altri soggetti
(società di consulenza, ma anche professionisti non iscritti
agli Ordini) che operano nel mercato dei servizi professionali.
Il numero uno dell'Associazione sostiene come ci sia, "in giro,
anche in Europa, grande aria di deregolamentazione e poco
interesse per il lavoro di qualità". A giudizio di Oliveti,
inoltre, l'intervento di Nannicini "credo sottolinei, in
definitiva, l'importanza del ruolo degli Ordini professionali in
tema di garanzia di qualità dell'esercizio professionale, anche
- conclude - nella prevenzione di fenomeni, nazionali e non, di
'dumping' tariffario, che avrebbero effetti negativi sulle
Casse".
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