Resta in carcere Mahmoud Jrad, il
siriano di 23 anni fermato a Varese ai primi di agosto perché,
secondo l'accusa, era pronto a partire per andare a combattere
con le milizie di Al-Nusra e anche a farsi esplodere nel Paese
mediorientale. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano,
che ha rigettato il ricorso presentato da Luca Bauccio,
difensore di Jrad. Già lo scorso 8 settembre il tribunale del
Riesame, accogliendo il parere formulato in aula nell'udienza
del 2 settembre scorso dal pm Enrico Pavone, titolare
dell'indagine insieme a Maurizio Romanelli, aveva dichiarato
"inammissibile" per un vizio formale la richiesta di
scarcerazione della difesa. Jrad, ora in carcere a Rossano
(Cosenza), era stato fermato in un'indagine della Dda di Genova
che coinvolge altre persone, tra cui anche il fratello del
siriano, tre imam (un albanese e due marocchini) e due
marocchini che frequentavano moschee salafite. Gli atti relativi
al siriano sono stati, poi, trasmessi per competenza alla
Procura milanese.
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