La Procura di Brindisi ha
iscritto nel registro degli indagati, con l'ipotesi di reato di
omicidio preterintenzionale, il figlio di Rosa Bove, la donna di
68 anni morta ieri all'ospedale Perrino di Brindisi.
Sull'inchiesta vige il massimo riserbo da parte degli
investigatori. L'iscrizione dell'uomo, famigliare convivente, è
un atto dovuto finalizzato all'esecuzione dell'autopsia il cui
incarico al medico legale, Antonio Carusi, sarà conferito domani
mattina in procura.
I fatti si sono verificati il 12 ottobre scorso quando la
donna è stata soccorsa da personale del 118 su chiamata dei
parenti per un presunto incidente domestico. Rosa Bove è' morta
ieri pomeriggio nel reparto di Rianimazione dell'ospedale. Si
indaga su un presunto schiaffo che avrebbe subito la 68enne e
che avrebbe potuto provocarne la caduta e le lesioni mortali.
L'autopsia dovrà servire anche a verificare la compatibilità
delle ferite riportate con quanto è stato riferito, sulla
dinamica dei fatti, ai medici e ai carabinieri.
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