"Una volta avuto l'esito delle
analisi provvederemo a chiedere la revisione del processo perché
essendo assolutamente convinti dell'innocenza di Bossetti, siamo
convinti che dalle nuove analisi sui reperti avremo gli elementi
utili per arrivare alla revisione del processo. Purtroppo
dovremo ancora attendere qualche mese prima che venga fissata la
nuova udienza". Lo ha detto a Cusano Italia TV l'avvocato
Claudio Salvagni, uno dei legali di Massimo Bossetti.
"Noi vogliamo esaminare - ha aggiunto - quei 54 campioni di
Dna trovati sui vestiti della povera Yara, perché crediamo che
lì ci siano le risposte a tutti i dubbi ancora in piedi in
questa lunga vicenda. Visto che Dna nucleare e Dna
mitocondriale, esaminati dai periti dell'accusa, non combaciano
con quelli di Bossetti".
Salvagni ha raccontato di aver parlato con Bossetti pochi
giorni fa: "Ho trovato un Bossetti molto in tensione per questi
ultimi sviluppi, ma anche fiducioso, spera che questo esame
possa essere effettuato. Rivelo inoltre che mi chiamò il giorno
prima dell'ultima udienza in questo mese di maggio, per
incoraggiare noi della difesa a non lasciare nulla di intentato.
Perchè Massimo Bossetti ha sempre chiesto, fin dai vari
processi, l'unica cosa che avrebbe potuto dimostrare veramente
la sua colpevolezza o innocenza: la perizia sul Dna. Questo
perché abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sostenere che
quel Dna lì era sbagliato, che il Dna di "Ignoto 1" non è
riferibile a Massimo Giuseppe Bossetti e l'unico modo per
dimostrarlo, era effettuare quella perizia sempre chiesta e
sempre negata. Dopo oltre 10 anni la tecnologia per le analisi
del Dna è decisamente migliorata, quindi pensiamo sia giusto
poter fare nuovi esami. Adesso comunque dobbiamo solo attendere
e capire quando e dove verranno fatti nuovi esami sui reperti
rimasti".
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