La senatrice a vita Liliana Segre
ha dato mandato al suo legale, l'avvocato Vincenzo Saponara, di
opporsi alla richiesta di archiviazione dei pm nei confronti di
17 indagati — tra cui Chef Rubio -, nell'inchiesta che ha
portato la Procura di Milano a chiudere le indagini per altri
dodici hater, che rischiano invece il processo per minacce e
diffamazione. Reati aggravati dalla "discriminazione" e
"dall'odio razziale e religioso".
Lo riporta il quotidiano La Repubblica, secondo cui il
legale, che ha chiesto al gip di proseguire le indagini, ha
depositato un documento di duecento pagine per ripercorrere
tutti gli insulti e le minacce digitali ricevute dalla
senatrice.
Le 17 archiviazioni erano arrivate o perché non erano stati
individuati gli autori degli insulti o perché le offese, per
quanto "lesive della reputazione", rientravano, per i pm, nel
"legittimo esercizio di critica", nell'espressione "di libere
opinioni politiche". In punta di diritto, il legale arriva a
"diverse conclusioni" e, nel documento con cui intende opporsi
alle archiviazioni, sottolinea la pericolosità della piazza
virtuale" e denuncia "l'antisemitismo, cioè l'odio per gli ebrei
in quanto ebrei" che pervade insulti e minacce ricevute dalla
senatrice a vita.
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