La Procura di Nola (Napoli), non ha
ancora fissato la data dell'interrogatorio di Vincenzo Loffredo,
il papà di Giulia, la bimba di nove mesi morta nella notte tra
il 15 ed il 16 febbraio scorsi, aggredita dal pitbull di
famiglia nella sua casa ad Acerra. Lo ha reso noto il suo
legale, Luigi Montano, specificando che il suo assistito "non
sarà ascoltato in questa fase di indagini".
Montano oggi si è recato in Procura proprio per sollecitare
l'interrogatorio richiesto la scorsa settimana per chiarire la
vicenda della pulizia dell'appartamento teatro della tragedia,
effettuata, secondo il racconto dello stesso giovane al suo
avvocato, da alcuni parenti prima dell'apposizione dei sigilli.
Nel frattempo la stessa Procura ha provveduto a nominare un
analista ed un consulente tecnico per analizzare i dati presenti
nel cellulare di Loffredo, sequestrato l'altro giorno.
"Il mio assistito sarà interrogato, ma non ora, non in questa
fase", ha sottolineato Montano. Per il momento, quindi, il
pubblico ministero non ascolterà la versione dell'uomo, indagato
per omicidio colposo per l'omessa vigilanza e custodia del cane,
in attesa, forse, di un quadro più chiaro fornito dagli esiti
dei rilievi effettuati nell'appartamento dalla scientifica
(durati oltre otto ore), e delle analisi dei campioni prelevati
in casa, sul corpo della piccola e di quelli effettuati sul
pitbull e l'altro cane della famiglia Loffredo.
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