Tremila euro in contanti nascosti
in un barattolo in casa, la stessa cifra che aveva chiesto ai
funzionari dell'Italgas e che aveva in tasca ieri sera Antonio
Fadda, il 57enne ingegnere dirigente del settore urbanistica,
edilizia privata e patrimonio del comune di Sestu (città
metropolitana di Cagliari) arrestato dai carabinieri per
induzione indebita a dare o promettere utilità.
E' la cifra sequestrata dai carabinieri del Nucleo
investigativo del Comando provinciale di Cagliari durante la
perquisizione nell'abitazione del dirigente comunale. Gli
investigatori sospettano che, vista la cifra identica alla prima
tranche chiesta all'Italgas, si potrebbe trattare di un'altra
tangente, anche se al momento non hanno riscontri certi.
I militari dell'Arma hanno sequestrato telefoni e supporti
informatici che saranno analizzati per stabilire se la richiesta
di denaro fatta ai funzionari Italgas sia stato un episodio
isolato, oppure ci siano altri episodi. Per questo motivo gli
inquirenti chiedono a chiunque abbia ricevuto strane richieste
di farsi avanti.
Il dirigente comunale, secondo l'accusa, avrebbe chiesto
circa seimila euro ai funzionari Italgas per accelerare le
pratiche burocratiche relative ai lavori per la realizzazione
del primo impianto nazionale di produzione di idrogeno tramite
energia fotovoltaica a Sestu. Ieri è stata tesa la trappola e il
dirigente comunale è stato bloccato al centro commerciale di
Sestu dopo aver intascato la prima tranche da circa tremila
euro.
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