Il Tribunale di Lamezia
Terme ha annullato il sequestro dei beni per un valore di tre
milioni e seicentomila euro che era stato disposto nel 2018 dal
Gip, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di
quattro componenti della famiglia Rutigliano, titolari di
un'azienda che opera nel settore delle energie rinnovabili e
della carpenteria metallica.
Il provvedimento di sequestro, che aveva riguardato svariati
beni mobili ed immobili, era stato emesso, in particolare, nei
confronti di Domenico Rutigliano, della moglie Lina Catanzaro e
dei due figli della coppia, Michele e Gioacchino.
Il Tribunale di Lamezia, presieduto da Angelina Silvestri, ha
disposto l'annullamento del sequestro in accoglimento
dell'istanza presentata dai difensori dei componenti della
famiglia Rutigliano. Istanza che era stata avanzata a seguito
della sentenza emessa dallo stesso collegio giudicante con la
quale Domenico, Michele e Gioacchino Rutigliano e Lina Catanzaro
sono stati assolti dalle accuse di bancarotta fraudolenta ed
emissione di fatture per operazioni inesistenti a conclusione
del processo scaturito dall'inchiesta condotta dalla Procura di
Lamezia Terme.
I componenti della famiglia Rutigliano sono stati difesi dagli
avvocati Antonio Larussa, Francesco Gambardella e Sergio
Rotundo.
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