/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I verbali di Carmine Gallo: 'Pazzali chiese informazioni sui La Russa'

I verbali di Carmine Gallo: 'Pazzali chiese informazioni sui La Russa'

Il superpoliziotto, morto il 9 marzo, rifiutò di fare gli accessi

MILANO, 15 marzo 2025, 23:24

Igor Greganti

ANSACheck
Carmine Gallo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Carmine Gallo - RIPRODUZIONE RISERVATA

La vicinanza "con ambienti istituzionali", amicizie e rapporti coi servizi segreti, pure con apparati deviati, poi decine e decine di dossier e report commissionati da imprenditori e non solo e su personaggi dell'economia e della politica, ma anche dello sport, come il presunto spionaggio ai danni di Marcell Jacobs. E anche oscuri episodi di intimidazioni.

 

 Esce una valanga di dettagli, che va a toccare anche nodi delicati, dagli atti depositati, in vista di un'udienza al Riesame del 19 marzo, dell'inchiesta milanese sulle presunte cyber-spie, di cui il "vero 'capo'" sarebbe stato Enrico Pazzali, titolare dell'agenzia investigativa Equalize, ma anche presidente di Fondazione Fiera Milano, autosospesosi dopo lo scoppio dello scandalo il 25 ottobre. Il gip per lui, indagato, bocciò la richiesta di arresto e i pm insistono per i domiciliari.

 

Nei suoi verbali, in parte ancora con omissis, l'ex superpoliziotto Carmine Gallo, morto ai domiciliari il 9 marzo mentre stava collaborando col pm della Dda di Milano Francesco De Tommasi e col collega della Dna Antonello Ardituro, ha raccontato che Pazzali gli avrebbe ordinato almeno "una ventina" di accessi abusivi alle banche dati Sdi delle forze dell'ordine per suoi interessi. Fu sempre il numero uno della società di via Pattari a chiedergli di ottenere "informazioni" riservate, tramite accessi allo Sdi, su "La Russa" e il "figlio". Gli disse "che gliele aveva chieste (...) 'una persona a cui non posso dire di no'". Ma l'ex ispettore di polizia, che risolse sequestri e prese parte alle più importanti indagini su omicidi e criminalità organizzata, si rifiutò. E, riassumono i pm, si chiese se la "richiesta di Pazzali" fosse "correlata" alla "nota vicenda" di Leonardo Apache, accusato di una presunta violenza sessuale.

 

Gallo negli interrogatori, dando spesso riscontro alle parole di Nunzio Samuele Calamucci, uno degli hacker arrestati, descrive il "sistema" degli accessi illeciti alle banche dati strategiche, di cui, ha ammesso, "me ne vergogno". Pazzali, che lui teneva "aggiornato su tutto", stando ad uno dei verbali, diceva che il suo "socio occulto era lo Stato". Aveva "contatti con i Servizi", ma alcuni nomi sono ancora oscurati nelle centinaia di pagine di atti.

 

In un'informativa dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, che hanno condotte le indagini, si parla pure di "acclarati e accertati contatti ricorrenti" tra Pazzali "ed il Generale De Donno", vicedirettore Aisi. Gli investigatori scrivono che il primo avrebbe "ottenuto" informazioni, prima che deflagrasse il caso, su un suo "possibile coinvolgimento" in indagini, "solo dopo aver incontrato a Roma, secondo Gallo, Carlo De Donno".

 

 E mentre sulla morte di Gallo i primi esiti autoptici hanno confermato l'infarto come causa naturale e si è in attesa delle risultati tossicologici anche su eventuali particolari sostanze, spuntano dalle carte due inquietanti episodi. L'avvocata di Gallo, Antonella Augimeri venne minacciata in strada a Milano il 20 febbraio da una persona che le intimò di "dire al suo cliente Calamucci che deve cambiare le sue dichiarazioni su De Marzio", ex carabiniere indagato e negli atti ribattezzato "agente Tela". Lo stesso Gallo, il 21 gennaio, si sarebbe visto sbucare alle spalle Vincenzo De Marzio, mentre entrava nello studio della legale.

 

 E ancora tra le "oltre 6mila chat e più di 30mila email" trovate nei dispositivi di Pazzali, che aveva un "progetto di espansione" verso Londra, vengono fuori file e report su "Attilio Fontana" e altri "target che erano stati coinvolti nell'inchiesta della Procura di Milano" sullo "scandalo dei camici", fino ad un "report Eni". Poi, ancora su "Letizia Moratti" e i suoi figli e un file su Negma, fondo venuto a galla in uno dei filoni delle indagini collegate alle ex società di Daniela Santanchè.

 

Nel giugno 2023, si legge, Pazzali avrebbe organizzato negli uffici della Fondazione Fiera Milano "un incontro" tra un generale della Gdf "ed il ministro Daniela Santanchè, di cui vi è riscontro nelle chat whatsapp con entrambi".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza