La Corte costituzionale ha dichiarato
l'illegittimità costituzionale dell'articolo 41-bis, comma
2-quater, lettera f), primo periodo, della legge di ordinamento
penitenziario, limitatamente all'inciso "ad una durata non
superiore a due ore al giorno fermo restando il limite minimo di
cui al primo comma dell'articolo 10". In sostanza, la Consulta
ha 'espunto' l'imposizione di un limite massimo di due ore
d'aria per i detenuti al 41 bis, e ha stabilito che le ore
d'aria anche per loro devono essere almeno 4 al giorno, con
possibilità di ridurle a due "per giustificati motivi" o per
detenuti sottoposti "a sorveglianza particolare". A chiedere
chiarimenti sulla normativa è stato il Tribunale di sorveglianza
di Sassari. La Corte - nella sentenza n. 30 depositata oggi - ha
sottolineato come «l'ampliamento delle ore della giornata in cui
i detenuti in regime speciale possono beneficiare di aria e luce
all'aperto contribuisce a delineare una condizione di vita
penitenziaria che, non solo oggettivamente, ma anche e
soprattutto nella percezione dei detenuti, possa essere ritenuta
più rispondente al senso di umanità». Invece, ad avviso della
Consulta, la riduzione delle ore d'aria a solo due al giorno
"mentre comprime, in misura ben maggiore del regime ordinario,
la possibilità per i detenuti di fruire di luce naturale e di
aria, nulla fa guadagnare alla collettività in termini di
sicurezza, alla quale viceversa provvede, e deve provvedere,
l'accurata selezione del gruppo di socialità, unitamente
all'adozione di misure che escludano la possibilità di contatti
tra diversi gruppi di socialità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA