"Portare cultura è il primo
necessario passo per favorire la crescita e lo sviluppo, per
questo il Governo ha deciso di declinare quello che si può ormai
definire 'modello Caivano' in altre otto realtà della nazione.
Ed è anche per questo che nel Decreto Cultura abbiamo fortemente
voluto il piano Olivetti, un'azione concreta per sostenere
biblioteche e librerie nelle periferie, nelle aree interne e
nelle zone disagiate". Lo ha detto a Caivano (Napoli) il
ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha citato la frase
di Dostoevskij "la bellezza salverà il Mondo" e spiegato come
l'estensione di ciò che è stato fatto a Caivano riguarderà zone
disagiate da nord a Sud del Paese.
In particolare, "Rozzano nel milanese, dove verrà sostenuto
un progetto per la costruzione di una palestra dedicata ai
giovani, con particolare attenzione ai disabili; quindi Roma, al
Quarticciolo, dove verranno fatti investimenti per strutture per
bambini e ragazzi, Scampia e Secondigliano con la costruzione di
un campo da rugby gestito dalle fiamme oro, poi Palermo, dove è
previsto il restauro della Chiesa di San Paolo Apostolo a Borgo
Nuovo, chiusa da oltre 20 anni. E proprio in Sicilia, a Catania
pochi giorni fa - ha aggiunto il responsabile della Cultura - ho
potuto personalmente ammirare la forza dei ragazzi in un luogo
di confine, il quartiere Librino, posto in cui la periferia si
prende cura delle persone che vi abitano e smette di essere un
luogo di abbandono e trascuratezza. C'è speranza in Italia,
perché l'Italia è terra di speranza e promessa per il futuro",
ha concluso Giuli, che dopo la posa della prima pietra ha fatto
visita ai ragazzi del Piccolo Coro di Caivano, il progetto
promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con
Antoniano-Opere Francescane.
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