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Roua uccisa dal marito, il braccialetto prima lanciò 4 alert

Roua uccisa dal marito, il braccialetto prima lanciò 4 alert

 Giorni precedenti venivano segnalate le batterie in esaurimento 

TORINO, 18 marzo 2025, 19:09

Redazione ANSA

ANSACheck
Un braccialetto elettronico. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un braccialetto elettronico. Immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Quattro alert partiti da un braccialetto antistalking, indossato da un marito che non poteva avvicinarsi alla moglie perché denunciato per maltrattamenti.
Quattro 'beep' che la sala operativa delle forze dell'ordine non ha preso in carico, proprio nel giorno in cui l'uomo accoltellava a morte la donna. Questo è quanto viene riportato negli atti dell'inchiesta sull'uccisione di Roua Nabi, tunisina di 35 anni, assassinata a Torino da Abdelkader Ben Alaya, suo connazionale di 48 anni, il 23 settembre scorso.
La compagnia telefonica che gestisce il segnale dei dispositivi ha consegnato ai magistrati un documento in cui vengono evidenziati i vari alert partiti dal braccialetto di Ben Alaya, non solo il giorno dell'omicidio, ma anche in precedenza.


Dal 19 al 30 agosto, per esempio, il dispositivo segnalava che le batterie erano in esaurimento o che era irraggiungibile.
Anche dal localizzatore di Roua Nabi partirono segnalazioni, tra il 13 agosto e il 23 settembre, in cui risultava non raggiungibile.
Durante le indagini dei carabinieri erano già venute a galla queste anomalie, come era noto agli investigatori che i due si vedessero ancora e a volte il braccialetto venisse spento, anche in accordo tra moglie e marito. La donna avrebbe, a volte, disattivato l'applicazione presente su un orologio che portava al polso, che viene consegnato alle donne vittime di violenza.
Un dispositivo da cui, quindi, partivano spesso diversi alert. Fino a un'ora e mezza prima del femminicidio. Nonostante questo, si legge nel report: "Dall'allarme delle ore 15 in poi non risulta alcuna presa in carico della sala operativa".


La mattina del 23 settembre Roua Nabi, che aveva denunciato il marito il 30 giugno per le violenze subite, aveva accettato che Ben Alaya salisse in casa, in via Cigna 66, quartiere Aurora, per mangiare e fare una doccia.
L'uomo infatti, dopo aver trascorso due settimane agli arresti domiciliari a casa di un amico, dormiva in auto, con indosso sempre il braccialetto elettronico. Alle 18.18, alle 18.32, alle 21.06 e alle 21.38 vengono generati allarmi. Intorno alle 23 Roua Nabi viene accoltellata al petto, davanti ai figli della coppia, di 13 e 12 anni. Poi Abdelkader Ben Alaya era scappato in strada dove è stato fermato e arrestato.
Il 28 aprile si aprirà il processo. Il procuratore aggiunto Cesare Parodi oltre che di omicidio accusa Ben Alaya anche di maltrattamenti in famiglia e di aver violato l'obbligo di avvicinamento. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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