"No alla deportazione del popolo
palestinese, no al genocidio per un cessate il fuoco immediato e
duraturo" e per "la ricostruzione della Striscia di Gaza e
l'invio di aiuti umanitari". E ancora "contro il governo
italiano e le sue politiche di sostegno a Israele" e "per
fermare la corsa al riarmo e alle politiche sicuritarie". Sono
queste le parole d'ordine del corteo nazionale che si svolgerà a
Milano il 12 aprile, in piazza Duca D'Aosta dalle 14.30, per
protestare contro i bombardamenti degli ultimi giorni.
L'iniziativa è organizzata da diverse associazioni
palestinesi e dalla galassia dei sindacati di base oltre ad
altre realtà. Fra loro: l'Associazione dei Palestinesi in Italia
(Api), Associazione Donne Palestinesi, Comunità Palestinesi,
Giovani Palestinesi d'Italia (Gpi), Unione Democratica
Arabo-Palestinese (Udap), Adl Cobas, Cub, Confederazione Cobas
Lombardia, Sgb, Sial Cobas, Si Cobas, Usi Cit, Usb Lombardia,
Centro sociale Vittoria e Partito Comunista dei Lavoratori.
"Il genocidio del popolo Palestinese e l'attacco ai diritti
dei lavoratori in Italia sono due facce della stessa medaglia:
un sistema economico che affama i popoli e saccheggia il pianeta
per finanziare guerre e armamenti. Mentre il governo italiano
taglia salari, sanità e istruzione, investe invece miliardi
nell'industria bellica, e alimenta il genocidio in Palestina. La
lotta del popolo palestinese è la lotta di tutte e tutti noi
contro lo sfruttamento, contro la guerra, per un mondo di
giustizia e libertà", viene affermato in una nota.
"È urgente che l'Italia, così come la comunità internazionale,
smetta di sostenere l'occupazione israeliana e inizi - afferma
Walter Montagnoli, segretario nazionale della Cub - a promuovere
una politica di pace, giustizia e diritti umani per il popolo
palestinese".
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