Il procedimento pendente a Firenze
contro Marcello Dell'Utri, accusato di violazione della
normativa antimafia e di trasferimento fraudolento di valori,
viene trasferito, per competenza territoriale, dal capoluogo
toscano alla procura di Milano. Lo ha deciso il giudice per
l'udienza preliminare del tribunale di Firenze, Anna Liguori,
accogliendo l'eccezione sollevata dagli avvocati Francesco
Centonze e Filippo Dinacci, difensori dell'ex senatore.
La procura fiorentina aveva chiesto il rinvio a giudizio per
Dell'Utri poiché non avrebbe rispettato la legge Rognoni - La
Torre che per cui i condannati in via definitiva per fatti di
mafia devono comunicare ogni incremento o diminuzione del
patrimonio personale. Le variazioni nei saldi di un decennio
sono state stimate dalla Dda per un importo totale di 42.679.200
euro. Per la procura di Firenze l'ex manager di Publitalia
avrebbe ricevuto i 42 milioni di euro come "quantum per
garantire l'impunità a Silvio Berlusconi". Anche la posizione di
Miranda Ratti, moglie di Dell'Utri, per la quale la procura
fiorentina aveva chiesto il rinvio a giudizio nello stesso
procedimento, è stata trasferita alla competenza della procura
di Milano.
"Il procedimento a carico di Marcello Dell'Utri è da
svolgersi a Milano, luogo di residenza del nostro assistito e
luogo dove sarebbero state commesse le condotte contestate dalla
procura - avevano argomentato gli avvocati Centonze e Dinacci -
Questo procedimento è radicato a Firenze solo per la
contestazione di aggravante delle stragi". Oggi il gup Liguori
ha accolto la richiesta della difesa.
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