/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morì bloccato a terra, a processo per omicidio due vigilantes

Morì bloccato a terra, a processo per omicidio due vigilantes

Gup, 'fu preterintenzionale'. Accadde nell'agosto 2023 a Milano

MILANO, 25 marzo 2025, 13:18

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono state mandate a processo per l'accusa di omicidio preterintenzionale due guardie giurate che, nella notte tra il 19 e il 20 agosto 2023, intervennero per bloccare Giovanni Sala, 34 anni, davanti alla sede di Sky a Rogoredo, alla periferia sud di Milano, che era "in evidente stato di alterazione". L'uomo morì per arresto cardiaco, dopo essere stato anche tenuto a terra con un ginocchio sulla sua schiena per più di un minuto. Lo ha deciso al termine dell'udienza preliminare la gup Patrizia Nobile, accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio per i due imputati di 46 e 64 anni formulata dal pm di Milano Alessandro Gobbis e fissando la prima data del processo per il 19 maggio davanti alla Corte d'Assise. Nel processo sono parti civili i familiari di Sala, ossia i genitori, il fratello e gli zii del 34enne, rappresentati dagli avvocati Andrea Orabona e Giulia Piva e che chiedono verità e giustizia. Nel procedimento è stata citata come responsabile civile la società Italpol Vigilanza, per la quale gli imputati lavoravano.
    Secondo la ricostruzione degli inquirenti nelle indagini della Squadra mobile, quella notte Sala morì per arresto cardiaco, dopo essere stato bloccato a terra dai vigilantes con un ginocchio sulla sua schiena per poco più di un minuto. La Procura, dopo gli accertamenti, aveva modificato l'accusa da omicidio colposo a preterintenzionale. Per il pm, in quell'azione nei confronti di Sala i due vigilantes diedero "sfogo ad istinti violenti e inutilmente prevaricatori". L'uomo, che aveva assunto alcol e droga, fu immobilizzato in modo violento, quando non c'era "alcuna necessità di tutelare persone o cose da pericoli concreti". Sala, scrive il pm, urlava frasi sconnesse come "mi stanno inseguendo, chiamare police". Le due guardie giurate sono difese dagli avvocati Camilla Urso e Sandro Clementi.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza