Un impianto inaccettabile, con un
chiaro ritorno al passato, pedagogicamente inconsistente e con
un modello di consultazione farsesco e umiliante: questo
rappresentano - per una ventina di associazioni e realtà
rappresentative del mondo della Scuola, dell'Università, della
Ricerca, della cultura, del sindacato e della società civile -
le nuove indicazioni sui programmi scolastici predisposte dal
ministero dell'Istruzione attraverso una commissione guidata
dalla docente Loredana Perla.
Queste realtà, nel giorno in cui si chiude la consultazione
da parte delle scuole sulla bozza messa a punto dalla
commissione, hanno preso carta e penna per srivere al presidente
della Repubblica Mattarella ed agli editori, come hanno reso
noto stamane, nel corso di una conferenza stampa alla Camera
alla quale hanno partecipato anche esponenti del Pd, di M5s ed
di Avs.
"Rifiutiamo nel merito queste indicazioni, ne rifiutiamo
l'impianto e rifiutiamo anche il metodo di lavoro adottato alla
commissione Perla e la sua composizione, chiusa al pluralismo,
che ha escluso una lettura delle diverse sensibilità del paese
con un orizzonte fuori dalla realtà in cui le scuole operano",
ha detto Monica Fontana di Flc Cgil e Proteo Fare Sapere.
Elisabetta Piccolotti (Avs) ha parlato di un "impegno per
provare a costruire un fronte di opposizione che possa portare
ad una rilettura" di queste indicazioni e di un "atteggiamento
autoritario e verticistico nella consultazione: è una farsa
colossale".
Irene Manzi (Pd), presente alla conferenza stampa con le
colleghe Cecilia D'Elia Sara Ferrari, si è chiesta "dove sia il
ministro Valditara davanti al grande dibattito e alla grande
mobilitazione democratica che sta difendendo e rilanciando il
concetto di scuola democratica".
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