Spiritualità, meditazione, spazio, luce, l'opera di Ettore Spalletti è allestita da domani al Maxxi per un omaggio al grande maestro concettuale condiviso con altri due musei d'arte contemporanea italiani, la Gam di Torino e il Madre di Napoli. Ogni sede approfondisce un aspetto diverso della produzione dell'artista abruzzese presentando in tutto circa 70 opere, capaci di testimoniarne la ricchezza e la complessità.
''Questa è un'operazione inedita, una bella storia di collaborazione fra istituzioni diverse tra loro, da proporre quale modello per molte altre iniziative a livello nazionale'', ha detto il presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri intervenendo alla vernice per la stampa. Il museo romano è infatti il primo a partire con la rassegna 'Ettore Spalletti. Un giorno così Bianco, così bianco', allestita fino al 14 settembre, seguita dalla Gam (dal 27 marzo al 15 giugno) e quindi dal Madre (dal 13 aprile al 18 agosto).
''I risultati di questo sforzo sono il segno che facendo squadra ci si sostiene e ci si rafforza'', ha proseguito la Melandri, sottolineando che per il Maxxi l'artista pescarese ha ''appositamente pensato, sognato un allestimento straordinario che commuove, interroga, stimola una nuova relazione con gli spazi progettati da Zaha Hadid''. La potenza culturale del linguaggio di Spalletti, ha aggiunto Anna Mattirolo curatrice dell'esposizione romana, è quello che ha fatto superare tutti gli ostacoli che sempre sorgono tra istituzioni che collaborano.
''Al Maxxi - ha spiegato - l'artista ha affrontato il tema dello spazio, che qui si risolve in un continuo corpo a corpo, scandendolo quindi con pochi lavori riuniti come un'unica, grande installazione''. Pittore e scultore, Spalletti toglie la cornice al quadro, fa debordare la pittura nell'ambiente circostante, in un continuo alternarsi tra la bidimensionalità e la tridimensionalità. Ecco quindi che nella Galleria IV le strutture quasi escono fuori da se stesse per invadere lo spazio, grazie anche alla luce che tutto avvolge, annullando quasi i colori a volte tenui e polverosi, a volte acidi. Ma a dominare è il bianco assoluto dell'opera che da il nome alla mostra, un cubo candido in cui si può entrare (non più di quattro persone per volta). Lì uno splendore abbagliante avvolge le tele leggermente scostate dalle pareti, a far vedere i margini dipinti di un'oro brillante. ''La pittura di Spalletti si fa solida - prosegue la Mattirolo - e la luce tiene insieme il tutto''.
Alla Gam di Torino, spiega il direttore Danilo Eccher, la chiave di lettura per la mostra di Spalletti sarà invece incentrata sullo studio del maestro, che ''non è un semplice laboratorio, bensì il suo mondo, complesso e di grande intensità''. Infine al Madre di Napoli, ha concluso il direttore Andrea Viliani, sarà di scena ''una falsa retrospettiva, in cui si succederanno opere storiche e lavori che escono per la prima volta dal suo atelier''.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA