"Da dodici anni mi espongo e dico quello che penso. Mi sono schierata politicamente, per i diritti Lgbt, contro la violenza sulle donne, per i porti aperti ad esempio. Ho preso critiche, insulti, minacce. Non ho bisogno di essere a Sanremo per lanciare messaggi o per fare la figa. Da sempre combatto le mie battaglie: con i fatti e non con i tweet". Grinta e piglio consueti che la contraddistinguono, Emma è pronta a tornare in gara al festival a 10 anni dalla vittoria con Non è l'inferno. Porta il brano "Ogni volta è così", che ha scritto lei stessa insieme a Davide Petrella e con lo zampino di Dario Faini e che uscirà in versione 45 giri il 18 febbraio. "Un brano complesso che cambia tanti registri e che parla d'amore, ma quello delle relazioni più complesse, della condizione emotiva all'interno di una coppia in cui si possono ritrovare tutti".
Con i fatti, Emma porta avanti anche il riconoscimento per il valore delle donne. Non è un caso che abbia chiamato a dirigere l'orchestra Francesca Michielin. "Tra noi c'è stima reciproca.
E' un'opportunità di scambio". Durante la serata delle cover, Michielin lascerà direzione dell'orchestra al Maestro Carmelo Patti per esibirsi al fianco di Emma, sulle note di "Baby one more time" di Britney Spears. "E' il nostro grande omaggio al pop che ha cabiato anche la visione delle donne, con un'icona degli anni duemila, della nostra generazione. Si guarda al pop sempre con aria snob: noi ci teniamo a dire che è una cosa seria. Altrimenti non funziona".
L'Ariston Emma lo ha vissuto, oltre che da ospite, anche da co-conduttrice al fianco di Carlo Conti nel 2015, ma, racconta senza alcun dubbio, "meglio da concorrente. Canti tre minuti e vai a mangiare. Da conduttrice entravo alle 4 del pomeriggio e uscivo alle tre del mattino. Conti è stato un grande maestro, ma tutta la vita come concorrente". Lo stress di essere sempre inseguita? "L'interesse nei mei confronti è ancora alto, e va bene così. E' peggio quando nessuno ti chiede più un'intervista".
Di strada in questi anni ne ha fatta tanta e a riguardarsi indietro la tenerezza che prova è tanta. "All'inizio, in quei primi Sanremo che ho vissuto, ero un po' una scappata di casa, senza una struttura dietro. Ora ho uno staff, dormo in una villa, posso chiamare un massaggiatore a sciogliere la stanchezza di mesi in cui non mi sono mai fermata, tra tv, cinema, musica. E mi ricordo quanto soffrivo a leggere le pagelle, quei 4, quei 5, sempre con una punta di cattiveria nel giudicarmi. Oggi ho raggiunto un po' di serenità e posso dire che ciò che non è mai cambiato in questi anni è stato l'amore della gente e del pubblico". Tenerezza sì, ma anche la consapevolezza di aver fatto bene. "Ho avuto coerenza e costanza: sono orgogliosa e posso dire a me stessa di essere stata brava, senza più aspettare che me lo dicano gli altri".
C'è la musica nella sua vita, ma da qualche tempo anche la tv (tra Amici e X Factor) e il cinema. Dopo aver recitato al cinema ne Gli anni più belli e nella serie A casa tutti bene, Emma Marrone ha appena finito le riprese de Il ritorno, il nuovo film di Stefano Chiantini. "Io penso di essere un'attrice, e di non fare l'attrice. Come lo penso anche del mio essere cantante. Ho sempre preso sul serio quello che ho fatto. Forse sono gli altri che non lo hanno fatto, se si stupiscono delle mie capacità. Tra musica e grande schermo non scelgo, mi piacerebbe portare avanti parallelamente le due cose". Essere qualcun altro le piace, "ma è un lavoro molto molto profondo e non così scontato".
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