"Il teatro come luogo di vita, di
arte, luogo di democrazia, luogo vero per il futuro e la
civiltà". Nelle parole del sovrintendente del Teatro Lirico di
Cagliari Claudio Orazi si racchiude l'orgoglio e allo stesso
tempo l'importanza della donazione ricevuta dall'artista Vittore
Bocchetta. Nel foyer del Lirico è stata mostrata al pubblico la
statua in bronzo di Tersicore musa della danza, alta 2 metri e
40 realizzata da Bocchetta a Chicago nel 1965. Nato a Sassari il
15 novembre del 1918, Bocchetta ha vissuto a Cagliari, Bologna e
Verona. Proprio in Veneto nel 1943 viene arrestato come
oppositore e frequentatore di antifascisti. Detenuto in una sala
cinematografica a Verona, viene deportato in Germania, prima nel
campo di Flossemburg poi nel sottocampo di Hersbruck: grazie a
una coraggiosa fuga è tra i pochi superstiti a tornare in
Italia. Negli anni successivi, dopo una breve permanenza in
Italia, approda in Argentina, Venezuela e poi a Chicago.
Le sue opere sono esposte in musei e luoghi pubblici a
Chicago, Illinois, Verona ed Hersbruck, oltre a essere state
esposte in mostre in America e Europa. Nel 2015 il Comune di
Cagliari gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Da oggi una
delle sue opere sarà esposta al Lirico che, per la
presentazione, ha organizzato due brevi momenti musicali con il
violinista Luca Soru e la pianista Clorinda Perfetto, mentre le
danzatrici Giulia Vacca e Giulia Mostacchi e la piccola Alice
Cossu hanno interpretato i movimenti coreografici di Luigia
Frattaroli. "Grazie al grande italiano Vittore Bocchetta per la
sua straordinaria donazione che lustra questa grande Fondazione
lirica italiana", ha detto Orazi.
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