''Io non rappresento nulla, io
dipingo''. E' stato questo il credo che ha ispirato la lunga
carriera di Giorgio Griffa, tra i protagonisti della pittura
italiana ed europea della seconda metà del Novecento, al quale
il Centre Pompidou di Parigi dedica fino al 27 giugno la mostra
aperta in questi giorni. Curata da Christine Macel, capo del
dipartimento creazione contemporanea del Museo Nazionale d'Arte
Moderna, con la collaborazione di Aurélien Bernard e Roxane
Ilias, l'esposizione presenta nello Spazio Focus un gruppo di
18 opere donate dall'artista torinese e punta alla riscoperta di
questo maestro dell'arte italiana ed europea ''ancora troppo
poco conosciuto dal grande pubblico''.
Griffa, accostato spesso al movimento dell'Arte Povera, è
stato impegnato costantemente nella ricerca di un linguaggio
totalmente autonomo, dalle tele minimaliste degli anni '70 ai
lavori più recenti influenzati dalla poesia modernista e dalla
musica d'avanguardia. In questi giorni alla mostra parigina si
aggiunge quella in corso a Roma, fino al 22 aprile alla Galleria
Larcan O'Neill, che presenta 19 dipinti del maestro, tre dei
quali del suo primo periodo e mai esposti in Italia.
La rassegna parigina presenta vari cicli dal 1969 al 2021 e
svela un'opera inedita, realizzata nel 2021 appositamente per il
Centre Pompidou, intitolata 'La Recherche' richiamandosi a
Proust. Composta da 24 tele trasparenti sospese al muro con
sovrapposizioni parziali, La Recherche ''rivela una pittura
sempre più libera e gioiosa''.
Nato nel 1936 a Torino, dove vive e lavora, Giorgio Griffa è
uno dei pittori più importanti della sua generazione.
Parallelamente alla professione di avvocato, che ha esercitato
per tutta la vita, ha realizzato a partire dalla seconda metà
degli anni Sessanta opere astratte riconoscibili per le loro
tele vergini, non preparate e non tese, lavorate a terra, poi
fissate al muro con una serie di chiodi lungo il bordo
superiore. Successivamente le sue composizioni elementari
uniscono liberamente e senza gerarchie linee, segni, numeri e
lettere dipinte che non hanno altra funzione che esistere di per
sé.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA