(di Luciano Fioramonti) - Un'ultima cena leonardesca in forma scultorea nella quale Cristo e gli apostoli dialogano attraverso le mani nel momento della profezia "In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà". Ruota intorno alla reinterpretazione di uno dei massimi capolavori dell'arte universale la mostra che Palazzo Merulana, a Roma, dedica dal 29 marzo fino al 6 luglio a Matteo Pugliese.
'Nelle tue mani' è, appunto, il titolo della personale dell'artista milanese, raccontato dalle cinquanta opere scelte da Carmen Sabbatini. L'installazione del celebre Cenacolo che rievoca uno dei momenti più sacri del cristianesimo, con il profilo delle sagome nelle dimensioni reali del dipinto, sviluppa il tema dello sforzo della materia plasmata per emergere dalla superficie, come i volti e gli arti che a fatica prendono forma cercando di liberarsi dalla morsa che li opprime.
"Figure che si sprigionano dai muri in una condizione di eterna lotta - osserva la curatrice -. custodi protettivi e ingombranti, in un equilibrio finalmente raggiunto; solari coleotteri guardiani della memoria. Un progetto espositivo potente, che richiama l'eterno conflitto tra immanenza e trascendenza, tra corpo e spirito, tra oblio ed eternità". L'opera che dà il titolo al progetto viene presentata per la prima volta in Italia, in occasione dell'anno giubilare, dopo aver figurato nella grande mostra su Leonardo a Hong Kong e in Svizzera nella Galleria Imago. La ricerca dello scultore milanese, già presente nella collezione permanente di Palazzo Merulana con Gravitas, viene descritta seguendo il filo del rapporto tra sacralità e immanenza attraverso quattro sezioni nei vari piani espositivi del museo, innescando un confronto con le opere della collezione permanente.
"I lavori di Matteo Pugliese - spiega Sabbatini - si collocano in una dimensione che trascende il puro dato materiale per dialogare con le strutture universali del sacro. L'Italia e Roma, nell'anno del Giubileo e nel periodo attorno alla Pasqua, diventano così il contesto perfetto per esporre l'opera.
L'obiettivo è quello di riflettere in senso universale sul significato di un'installazione contemporanea che trascende il materiale per dialogare con il sacro e con la storia dell'arte".
In proposito è stato fatto notare che Palazzo Merulana è posizionato strategicamente sulla via del pellegrinaggio delle Sette Chiese, nel cammino giubilare, in particolare fra la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e la Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, in cui si trovano le reliquie delle teste dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. "La mostra si configura quindi come un percorso non soltanto storico-artistico, denso di contenuti e ricerca espressiva dello scultore, ma anche come tappa di un ideale cammino di pellegrinaggio sui temi del sacro che il pubblico potrà compiere, attraverso il portale spirituale che le arti possono dispiegare e su cui innestare una riflessione universale"..
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