Lo chiamavano Jeeg Robot durerà almeno 500 anni. Troppo? Il film di Gabriele Mainetti (che a Venezia ritira oggi anche il premio Starlight come regista rivelazione) è uno dei primi quattro titoli che sono stati trasferiti sulla 'Piql', una pellicola 'eterna' che preserva digitalmente i film. Gli altri sono Il Postino di Michael Radford e Massimo Troisi, Fabiola di Alessandro Blasetti, Mediterraneo di Gabriele Salvatores e prossimamente Il Camionista di Lucio Gaudino, ora sul set, racconta Chiara Peritore, business development, di questa nuova pellicola che garantisce a vita il cinema, ma non solo. Si possono preservare così film girati su pellicola come una volta ma anche quelli 'moderni' in digitale.
La preservazione digitale a lungo periodo è la nuova frontiera, visto che documenti e immagini in formato digitale rischiano di essere inaccessibili, piratati, corrotti. E' insomma una questione che attiene alla sicurezza e all'integrità dei dati. La società, che nasce in Norvegia nel 2002 ed è tra le leader mondiali in campo informatico, ha brevettato questa nuova pellicola che permette di rileggere e riprodurre per sempre tutti i dati, metadati inclusi, di qualsiasi tipo o formato. In Italia comincia a muovere passi, come oggi alla Mostra del cinema di Venezia, nel mondo dell'audiovisivo, ma ad esempio in America Latina e in Asia le società consorelle lavorano sulla preservazione digitale anche in altri campi, dagli atti amministrativi a quelli giudiziari.
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