Alla fine un Giancarlo Giannini
visibilmente commosso e una Lina Wertmüller, apparentemente
priva di ogni emozione, si sono ritrovati lì abbracciati,
stretti stretti, in una Casa del cinema di Roma strapiena. È
successo dopo la visione del bel documentario, 'Dietro gli
occhiali bianchi' di Valerio Ruiz. Un modo questo per
festeggiare la grande regista e donna che dal 26 dicembre al 7
gennaio, sempre alla Casa del Cinema, sarà la protagonista di
una rassegna dei suoi film. Presenti a festeggiarla, non solo
Giancarlo Giannini, ma anche, tra gli altri, Stefania Sandrelli,
il nipote attore Massimo Wertmüller, il sociologo e amico
Domenico De Masi e Ida di Benedetto.
Da Giannini solo poche parole: "Senza Lina - dice - non sarei
nulla. Se lei non mi avesse inventato non esisterei". E ancora
il protagonista di tanti suoi film: "La Wertmüller vale quanto 7
registi uomini, è lei che mi ha plasmato". Stefania Sandrelli
dice con ammirazione: "Amo il cinema e dunque amo Lina, avrei
voluto fare tutti i suoi film".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA