Si apre uno spiraglio nel processo americano al regista Roman Polanski per lo stupro di una tredicenne, avvenuto 45 anni fa. George Gascon, procuratore di Los Angeles, ha annunciato che il suo ufficio non si oppone più alla rivelazione di un documento che potrebbe gettare nuova luce sul caso e portare a un suo riesame. Si tratta della trascrizione della testimonianza dell'allora viceprocuratore Roger Gunson, secondo cui il giudice dell'epoca Laurence Rittenband si accanì contro il regista premio Oscar per 'Il pianista'.
Contestualmente alla disponibilità data dal nuovo procuratore di Los Angeles, una corte di appello della California ha dato luce verde alla pubblicazione di una testimonianza finora sotto segreto che potrebbe aiutare Roman Polanski.
La California Appeals Court di Los Angeles ha ordinato alla Superior Court della città californiana di rivedere una sua precedente decisione e divulgare il testo della testimonianza dell'ex procuratore Roger Gunson come richiesto da due scrittori, Sam Wasson e William Rempel, sulla base del Freedom of Information Act.
Il documento, raccolto nel 2010, potrebbe aiutare Polanski secondo cui la magistratura 45 anni fa infierì ingiustamente su di lui. Dopo essersi dichiarato colpevole dello stupro della minorenne Samatha Geimer, il regista fuggì dagli Stati Uniti alla vigilia della sentenza temendo che il giudice che aveva in mano il caso, Laurence Rittenband, avrebbe fatto carta straccia dell'accordo extragiudiziario e i conseguenti sconti di pena previsti per gli imputati che vengono a patti con la giustizia.
Il 13 luglio per l'88enne Polanski si era aperto uno spiraglio quando il procuratore di Los Angeles, George Gascón, aveva dato via libera alla trascrizione della testimonianza di Gunson che nel 1977 istruì il caso. La decisione lascia intravedere una disponibilità a riconsiderare la vicenda "con occhi nuovi".
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