Apertura alla Reggia di Venaria con Pupi Avati e Catrinel Marlon, madrina della cerimonia d'apertura, e poi tanti ospiti: da Oliver Stone (che riceverà il Premio Stella della Mole) a Fabrizio Gifuni, da Christian Petzold a Caterina Caselli e Paolo Conte, da Kyle Eastwood a Drusilla Foer, da Mario Martone a Barbara Ronchi, da Baloji a Thomas Cailley, da Roberto Faenza a Laura Morante. Si presenta cosi la 41/a edizione del Torino Film Festival (24 novembre/2 dicembre), presentata oggi a Roma, sotto l'egida del Museo Nazionale del Cinema - presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Domenico De Gaetano - con la direzione artistica di Steve Della Casa.
Tra gli eventi la prima retrospettiva integrale dedicata a Sergio Citti (per l'occasione sarà pubblicato il volume Sergio Citti - La poesia scellerata del cinema a cura di Matteo Pollone e Caterina Taricano) e in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) e della Giornata Mondiale contro l'Aids (1 dicembre) il Torino Film Festival - in collaborazione con l'assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità della Città di Torino - dedicherà due momenti di riflessione a questi temi attraverso gli interventi di Monica Guerritore, protagonista de I girasoli, film d'esordio alla regia di Catrinel Marlon e di Laura Morante, ospite del Festival con il film Folle d'amore - Alda Merini di Roberto Faenza. In concorso sette registi e sette registe. Tra questi segnaliamo: l'argentino 'Arturo a los 30', commedia fuori registro; 'Grace', una vera e propria esperienza sensoriale nel paesaggio della Russia contemporanea; dal Canada 'Soleils Atikamekw', controcanto a Killers of the Flower Moon di Scorsese; 'Camping du lac', gioiellino belga pieno d'ironia; tra teatro e thriller l'italiano 'Non riattaccare' con Barbara Ronchi in un Covid-film ad alta tensione.
Dalla Corea arriva 'Birth, slow burn' che mette in scena una coppia e una gravidanza non desiderata; anche nel francese 'Le ravissement' la maternità, questa volta mancata e desiderata; in 'Mandoob' uno scorcio nuovo e problematico sull'Arabia Saudita, mentre l'ucraino 'La palisiada' racconta la storia del paese. Due, infine, i film animati: l'italo-francese 'Linda veut du poulet!' e l'ungherese 'White Plastic Sky'. Otto i documentari in concorso. Tra questi il trauma delle donne bosniache violentate dai serbi in 'Silence of Reason' di Kumjana Novakova; Claire Simon e le pazienti ginecologiche dell'ospedale Tenon di Parigi raccontate nelle due ore e mezza di 'Notre corps' e 'Diamond Marine World' della taiwanese Hsiu Yi Huang. Steve Della Casa, al suo ultimo anno di mandato (gli succederà Giulio Base), ha messo in evidenza le masterclass di Mario Martone, Fabrizio Gifuni ed Elisabetta Sgarbi e la retrospettiva su Sergio Citti "che era molto di più di un succedaneo di Pasolini". Sempre il direttore creativo ha ricordato poi 'Roma nuda' il film inedito di Thomas Milian con Eva Henger che sarà a Torino per presentarlo. "Sono arrivate tutte le firme: apriremo la finestra del tax credit con le regole passate, finalmente riusciremo a farlo", ha sottolineato la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, presente stamani all'incontro stampa insieme ad Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema.
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