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Non riattaccare, al telefono in una notte di Covid

Non riattaccare, al telefono in una notte di Covid

Al Tff Ronchi e Santamaria nel thriller di Manfredi Lucibello

TORINO, 26 novembre 2023, 20:18

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La trama di Non riattaccare di Manfredi Lucibello è delle più semplici e minimaliste. In una delle tante notti silenziose e anonime della quarantena una telefonata sconvolge la vita di entrambi i protagonisti del film che passa oggi alla 41/a edizione del Torino Film Festival.

Squilla appunto di notte il telefono di Irene (Barbara Ronchi), lei sa bene che quel numero è di Pietro (Claudio Santamaria), suo ex, che non sente da mesi e con cui ha un contenzioso ancora aperto. Non vorrebbe rispondere, ma alla fine lo fa e capisce subito che l'uomo, che non l'ha mai dimenticata, sta forse per uccidersi. Irene sente di non avere scelta: prende di nascosto l'auto dell'attuale compagno che le dorme vicino e cerca di raggiungere Pietro prima che sia troppo tardi, nel frattempo la notte in auto della donna non mancherà di imprevisti. Il film, che sarà distribuito da I Wonder Pictures è una produzione Mompracem con Rai Cinema, in coproduzione con Rosebud Entertainment Pictures, prodotta da Carlo Macchitella, Manetti Bros. e Pier Giorgio Bellocchio.

"L'incipit del romanzo omonimo di Alessandra Montrucchio, da cui è liberamente tratto il film, mi ha folgorato. In quelle pagine ho letto l'occasione per portare avanti il mio personale discorso sul noir, realizzando un film essenziale (inteso come qualcosa di cui non si può fare a meno) a partire dai suoi elementi: una persona, una voce e un'automobile", spiega il regista. "Non mi sono mai sentita sola - racconta Barbara Ronchi - nonostante sia sempre stata in scena tranne nell'ultima parte. Il fatto è che intorno a me c'era una troupe che è stata il mio pubblico. Non solo - continua l'attrice che interpreta il personaggio di Irene - prima di girare il film mi sono chiusa in un teatro per allenarmi a questo lungo monologo". "Ero molto felice di non dovermi truccare - dice subito Santamaria - un po' come accade per il doppiaggio che è rilassante rispetto alla recitazione sul set. Il film racconta uno spaccato di questi due personaggi che vivono un momento di fragilità. E poi, come racconta Non riattaccare, l'uomo ha bisogno di essere salvato da una donna. Io stesso ad esempio sono un uomo salvato da una donna", conclude l'attore facendo riferimento a sua moglie, la giornalista Francesca Barra che ha sposato nel 2017.

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