Un'epopea anche forse troppo malinconica della mafia, quella delle origini, provvista di Cadillac nere e mitra che arriva in America "quando ormai hanno ucciso quasi tutti i pellerossa", così dice a un certo punto Frank Costello in 'The Alto Knights - I due volti del crimine', in sala da oggi distribuito da Warner Bros. Pictures. Scritto dal 92enne Nicholas Pileggi, scrittore e sceneggiatore statunitense di origini italiane (Quei bravi ragazzi, Casino) e diretto dal regista premio Oscar 83enne Barry Levinson, il film racconta, in stile mafia movie, uno dei più complicati rapporti tra due boss della criminalità organizzata di New York come Frank Costello e Vito Genovese, interpretati entrambi da Robert De Niro. Siamo negli anni Cinquanta e le loro rispettive famiglie stanno lì a contendersi non solo il controllo delle strade della città, ma anche la Cupola di Cosa Nostra. Due boss, amici da bambini, che più diversi non potrebbero essere: Costello, soprannominato 'primo ministro della malavita' dalla stampa statunitense, astuto, freddo e diplomatico; Genovese, detto anche Don Vitone, un killer spietato, passionale e senza scrupoli. Un giorno quest'ultimo assume però Vito Gigante (Cosmo Jarvis) per uccidere Costello, così inizia il film, ma l'attentato non riesce e tra loro sarà guerra senza esclusione di colpi, una partita a scacchi piena di sangue. A rendere tutto più credibile in 'The Alto Knights - I due volti del crimine' la fotografia dai toni seppia e l'attenta ricostruzione degli anni Cinquanta grazie anche alla doppia interpretazione di De Niro che si barcamena fra postura, dizione e qualche piccola protesi per differenziare i due personaggi. Nel film anche Debra Messing, nel ruolo dell'affidabile e saggia moglie Bobbie Costello. In un film per certi versi crepuscolare spicca ancora di più il rancore che ogni tanto si accende in Vito Genovese quando ricorda al suo scagnozzo non troppo smart, Vito Gigante, che ha fallito un obiettivo così semplice: uccidere appunto Costello, che se la cava con una ferita superficiale perché il proiettile fortunosamente sfiora appena il suo cranio. Qui De Niro dà il meglio di sé: "Ma che ci voleva! - dice furioso a Gigante -. Che fai, spari a uno e poi te ne vai? Non si fa così. Uno spara una volta e poi per sicurezza scarica tutti i colpi di pistola e poi va via". Fanno parte del cast anche Kathrine Narducci, Michael Rispoli, Michael Adler, Ed Amatrudo, Joe Bacino, Anthony J. Gallo, Wallace Langham , Louis Mustillo, Frank Piccirillo, Matt Servitto e Robert Uricola. Infine, ad affiancare Levinson (Rain Man - L'uomo della pioggia) dietro la macchina da presa, il direttore della fotografia Dante Spinotti (Insider - Dietro la verità, L.A. Confidential).
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