Ritorna Borghi sul Set, martedì 1 e
mercoledì 2 aprile al Cinema Caravaggio di Roma per la terza
edizione del festival cinematografico organizzato con
l'associazione Cinecircolo Romano. Ideato dalla presidente
Daniela Cipollaro, con la direzione artistica di Catello
Masullo, Borghi sul Set è il primo festival di cinema in Italia
interamente dedicato a film girati nei borghi storici del nostro
Paese, che con il loro fascino e gli antichi paesaggi sono una
quinta ideale per un set cinematografico.
"Il festival, pensato per dare visibilità al piccolo paese di
adozione - spiega la presidente Daniela Cipollaro - si è
trasformato in un evento esportabile a vantaggio di tutti i
borghi e piccoli centri abitati storici delle aree interne
italiane. Essi hanno bisogno di attenzione e tanto, tantissimo
possono restituire. Nella loro estrema diversità sono occasione
di scenografie inedite, stimolo di ulteriori narrazioni,
scoperta di nuove sensibilità. Ai borghi, invece, il cinema può
portare opportunità, orgoglio di appartenenza e attenzione da
parte di stampa e politica".
La selezione dei film presentati è curata dai direttori
artistici Rossella Pozza e Catello Masullo, il quale è anche
presidente del Cinecircolo Romano. Per la terza edizione del
festival cinque cortometraggi e cinque lungometraggi, di recente
apparsi al cinema. Lungometraggi, sottolinea Masullo che hanno
colpito per il talento visionario, come La lunga corsa di Andrea
Magnani, le cui vicende sono ambientate ad Avezzano, Sulmona
(L'Aquila - Abruzzo) e Larino in provincia di Campobasso; oppure
la commedia intrisa di malinconia Il più bel secolo della mia
vita di Alessandro Bardani, girato nei borghi di Ariccia,
Zagarolo, Grottaferrata, Rocca Priora, Trevignano, San Gregorio
da Sassola in provincia di Roma; o il ritratto accurato, vivido
e antropologicamente corretto della provincia calabrese agli
inizi degli anni '40, de Il mio posto è qui di Cristiano Bortone
e Daniela Porto, girato nei borghi di Gerace, Canolo Vecchia,
Agnana Calabra, Siderno, Locri, in provincia di Reggio Calabria
e a Gioia del Colle in provincia di Bari; e infine Vermiglio di
Maura Delpero, regista che ha realizzato una nitida e vivida
rappresentazione delle tradizioni delle popolazioni del Trentino
Alto Adige, tra i borghi di Vermiglio, Carciato, Comasine. Il
quinto lungometraggio, Allà di Montserrat Larqué, è di
produzione messicana.
I corti colpiscono con il loro carattere evocativo ed
emozionale: che si tratti di Ch la recchia di Diego Monfredini,
girato nei borghi di Castel Del Monte, Calascio, Castelvecchio
Calvisio, Santo Stefano di Sessanio, Carapelle Calvisio in
provincia de L'Aquila; o del documentario Un'altra idea di stare
di Fabio Fasulo, girato nel borgo di Roseto Capo Spulico in
provincia di Cosenza, nato da un'idea dell'associazione Borghi
Autentici d'Italia; Àmati di Marco Migliozzi, girato nei borghi
Rocca di Papa, Nemi, Rocca Priora in provincia di Roma; o del
progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione Shadowland di
Claudio Alfredo Alfonsi, girato nel borgo di Casperia in
provincia di Rieti; oppure Sinfonia notturna dei Fratelli
Latilla, girato nel borgo di Lenola in provincia di Latina.
A conclusione del festival, la sera del 2 aprile, è prevista la
cerimonia di premiazione per il miglior lungometraggio e il
miglior cortometraggio e un premio destinato ai territori e cioè
al Borgo più cinematografico 2025.
Parallelamente al festival è previsto un convegno che si
svolgerà in quattro sessioni, le prime tre nella sede di Italia
Nostra nazionale e la quarta proprio al Cinema Caravaggio, dal
titolo "Voci ed esperienze dai Borghi d'Italia".
Patrocinato dall'Ordine degli Architetti Pianificatori
Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia, il convegno
rimarca l'impegno di Italia Nostra per i Borghi e le aree
Interne.
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