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Al via il festival cinematografico Borghi sul set

Al via il festival cinematografico Borghi sul set

1-2 aprile rassegna film girati in borghi a rischio spopolamento

ROMA, 26 marzo 2025, 14:52

Redazione ANSA

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Ritorna Borghi sul Set, martedì 1 e mercoledì 2 aprile al Cinema Caravaggio di Roma per la terza edizione del festival cinematografico organizzato con l'associazione Cinecircolo Romano. Ideato dalla presidente Daniela Cipollaro, con la direzione artistica di Catello Masullo, Borghi sul Set è il primo festival di cinema in Italia interamente dedicato a film girati nei borghi storici del nostro Paese, che con il loro fascino e gli antichi paesaggi sono una quinta ideale per un set cinematografico.
    "Il festival, pensato per dare visibilità al piccolo paese di adozione - spiega la presidente Daniela Cipollaro - si è trasformato in un evento esportabile a vantaggio di tutti i borghi e piccoli centri abitati storici delle aree interne italiane. Essi hanno bisogno di attenzione e tanto, tantissimo possono restituire. Nella loro estrema diversità sono occasione di scenografie inedite, stimolo di ulteriori narrazioni, scoperta di nuove sensibilità. Ai borghi, invece, il cinema può portare opportunità, orgoglio di appartenenza e attenzione da parte di stampa e politica".
    La selezione dei film presentati è curata dai direttori artistici Rossella Pozza e Catello Masullo, il quale è anche presidente del Cinecircolo Romano. Per la terza edizione del festival cinque cortometraggi e cinque lungometraggi, di recente apparsi al cinema. Lungometraggi, sottolinea Masullo che hanno colpito per il talento visionario, come La lunga corsa di Andrea Magnani, le cui vicende sono ambientate ad Avezzano, Sulmona (L'Aquila - Abruzzo) e Larino in provincia di Campobasso; oppure la commedia intrisa di malinconia Il più bel secolo della mia vita di Alessandro Bardani, girato nei borghi di Ariccia, Zagarolo, Grottaferrata, Rocca Priora, Trevignano, San Gregorio da Sassola in provincia di Roma; o il ritratto accurato, vivido e antropologicamente corretto della provincia calabrese agli inizi degli anni '40, de Il mio posto è qui di Cristiano Bortone e Daniela Porto, girato nei borghi di Gerace, Canolo Vecchia, Agnana Calabra, Siderno, Locri, in provincia di Reggio Calabria e a Gioia del Colle in provincia di Bari; e infine Vermiglio di Maura Delpero, regista che ha realizzato una nitida e vivida rappresentazione delle tradizioni delle popolazioni del Trentino Alto Adige, tra i borghi di Vermiglio, Carciato, Comasine. Il quinto lungometraggio, Allà di Montserrat Larqué, è di produzione messicana.
    I corti colpiscono con il loro carattere evocativo ed emozionale: che si tratti di Ch la recchia di Diego Monfredini, girato nei borghi di Castel Del Monte, Calascio, Castelvecchio Calvisio, Santo Stefano di Sessanio, Carapelle Calvisio in provincia de L'Aquila; o del documentario Un'altra idea di stare di Fabio Fasulo, girato nel borgo di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza, nato da un'idea dell'associazione Borghi Autentici d'Italia; Àmati di Marco Migliozzi, girato nei borghi Rocca di Papa, Nemi, Rocca Priora in provincia di Roma; o del progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione Shadowland di Claudio Alfredo Alfonsi, girato nel borgo di Casperia in provincia di Rieti; oppure Sinfonia notturna dei Fratelli Latilla, girato nel borgo di Lenola in provincia di Latina.
    A conclusione del festival, la sera del 2 aprile, è prevista la cerimonia di premiazione per il miglior lungometraggio e il miglior cortometraggio e un premio destinato ai territori e cioè al Borgo più cinematografico 2025.
    Parallelamente al festival è previsto un convegno che si svolgerà in quattro sessioni, le prime tre nella sede di Italia Nostra nazionale e la quarta proprio al Cinema Caravaggio, dal titolo "Voci ed esperienze dai Borghi d'Italia".
    Patrocinato dall'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia, il convegno rimarca l'impegno di Italia Nostra per i Borghi e le aree Interne.
   

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