VINCENZO CIAMPI, EDITH (Santelli,
pp.469, 19.99 euro)
Personaggi d'invenzione ed altri realmente esistiti, accanto
a un affascinante affresco della Londra del primo dopoguerra,
animano il romanzo di Vincenzo Ciampi dal titolo "Edith"
(Santelli), che ritorna, a 100 anni di distanza, sulla storia di
Edith Thompson. Quello della Thompson è un caso giudiziario che
ancora oggi fa discutere: nel 1921 la donna, sposata, giovane e
indipendente, si innamorò perdutamente del marinaio Freddy
Bywaters, un amico di famiglia più piccolo di lei di 10 anni.
Percy, il marito della donna, una sera venne accoltellato in una
strada di Londra: per l'omicidio fu arrestato Freddy, come
autore materiale, ma anche Edith, accusata di essere
l'ispiratrice del delitto.
Dopo un'indagine sbrigativa, al
processo l'accusa presentò le lettere di Edith a Freddy come la
prova principale, proponendone però una lettura tendenziosa,
sostanziata di pregiudizi di genere: senza alcuna prova reale -
e anzi a dispetto della ricostruzione dei fatti - Edith,
considerata la mandante dell'omicidio, in quanto donna e moglie
indegna, venne condannata all'impiccagione, così come il reo
confesso.
Mescolando la fiction alla storia vera, Ciampi accende oggi
le luci sulla tragica storia di Edith e Freddy, di cui nel
gennaio 2023 ricorre il centenario dell'esecuzione: l'autore,
ricostruendo sia il processo che la storia d'amore, trascina il
lettore nei meandri di una vicenda emblematica, in un romanzo
dal ritmo sostenuto che culmina nella lettura delle ultime ore
della protagonista.
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