Due ore e mezza di show immersivo
esplorando Inferno, Purgatorio e Paradiso, circa 60 artisti
italiani coinvolti, spettacolari effetti tecnologici e la parola
immortale di Dante a fare da ponte per unire culture e popoli
diversi: è pronto a varcare i confini nazionali il kolossal
teatrale 'La Divina Commedia Opera Musical', che il 25 aprile
approderà in Cina per un lungo tour in programma fino a
settembre, toccando ben 15 città, tra cui Pechino, Shanghai e
Hong Kong.
Diretto da Andrea Ortis, anche autore dei testi con Gianmario
Pagano, con le musiche di monsignor Marco Frisina e prodotto da
Francesco Gravina per Mic International Company, il musical è
stato presentato il 25 marzo, nel giorno del Dantedì, alla
Società Dante Alighieri a Roma. Concepito nel 2007, dopo anni di
successi in Italia lo spettacolo si prepara ora a conquistare il
pubblico asiatico, con il suo mix di teatro, musica e danza. Ma,
nei tempi turbolenti che viviamo, tra tensioni geopolitiche e
divisioni crescenti, l'obiettivo è anche un altro, quello di
costituire un'opportunità di dialogo tra due civiltà millenarie:
da un lato la cultura italiana con il capolavoro dantesco e la
sua potente narrazione di temi universali come giustizia,
redenzione e destino umano, dall'altro la tradizione filosofica
e letteraria cinese, con le sue radici antiche e il suo afflato
verso la spiritualità.
"La bellezza è un ponte che non può mai crollare, va al di là
del tempo e dello spazio. Dante ha costruito il carattere
identitario della nostra cultura che è la lingua. Noi ora
riprendiamo la Via della Seta come Marco Polo e andiamo in Cina
offrendo la nostra identità attraverso Dante e la lingua
italiana. Non è solo portare un musical in un altro Paese: è la
capacità della cultura italiana di attraversare ogni barriera",
ha detto oggi il regista Ortis.
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