Cosa succede se, da un momento
all'altro, svanisce il nemico contro cui hai speso piani,
risorse, energie? È quello che ha provato a immaginare la
scrittrice palestinese Ibtisam Azem con Il libro della
scomparsa, un romanzo innovativo, finalista all'International
Booker Prize 2025. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa,
Ibtisam Azem ha studiato all'Università Ebraica di Gerusalemme e
vive a New York, e sarà a Udine al festival vicino/lontano (da 7
maggio) con oltre 200 voci sull'attualità. La scrittrice
dialogherà domenica 11 maggio (ore 16, Oratorio del Cristo) con
la giornalista Paola Caridi, voce autorevole sul Vicino Oriente.
Vicino/lontano sarà la prima tappa del tour italiano di
Ibtisam Azem, che si concluderà al Salone del Libro di Torino.
Il focus intorno alla drammatica situazione di Gaza avrà
centralità a vicino/lontano 2025 con la serata-evento del Premio
Terzani, che la Giuria presieduta da Angela Terzani Staude ha
dedicato quest'anno alla memoria delle giornaliste e dei
giornalisti uccisi a Gaza. Domenica 11 maggio, sarà presentata
la raccolta di Fazi "Il loro grido è la mia voce. Poesie da
Gaza".
Tante le anteprime: da Oceano Cosmo, nuovo numero di Limes
sulle frontiere spaziali con Lucio Caracciolo (8 maggio),
Alessandro Aresu e Gugliemo Cevolin. La metamorfosi degli imperi
è invece il titolo del saggio di Pier Paolo Portinaro (9
maggio); "Le dieci grandi parole. Indicazioni per la vita" è
invece il libro postumo di Pierluigi Di Piazza (Alba Edizioni),
l'11 maggio con il curatore Vito Di Piazza, la teologa Cristina
Simonelli, il vicedirettore Messaggero Veneto/NEM Paolo
Mosanghini. E poi, Angelo Floramo sul partigiano Cid, Anna Foa,
Alessandro Aresu e Vittorio Lingiardi, oltre a Riccardo
Staglianò.
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